Angeli matti. Così era solito definirli Gino Veronelli, il maestro di tutti i critici enogastronomici. E così è solito definirli Paolo Massobrio, il mio maestro. Loro chi sono? Sono quegli artigiani della vite e del gusto che comunicano il gusto per la vita, appunto, attraverso la realizzazione di gioielli unici al mondo, con coraggio e dedizione, contro tutte le intemperie naturali ed umane. Per me sono angeli matti e sono artisti – definirli semplicemente artigiani sarebbe riduttivo – Giovanni Verdese da Visone (Al), nella foto, e Mario Fongo da Rocchetta Tanaro (At). Mi piace nominarli con il loro luogo d’origine, al pari di geni dell’arte quali Caravaggio o Leonardo…Perché questa di cui stiamo parlando non è forse arte? Il primo, Giovanni Verdese, ha cominciato svariati decenni fa, prendendo “momentanea mente” il posto dello zio: “a quei tempi – racconta – era brutto far vedere che l’attività cessasse di esistere…”. Oggi – l’età non ve la sveliamo – è ancora lì, ogni giorno più bravo, a produrre e confezionare il torrone migliore del mondo, che si può acquistare nella bottega attigua al laboratorio, in quel di Visone (“Canelin”, via Acqui 123, tel. 0144.395285),
alle porte di Acqui Terme. Il secondo, Mario Fongo (www. mariofongo.com, tel. 0141644764), è una delle migliori espressioni “artistiche” di quello “strano Brasile d’Italia” (la definizione è di Bruno Lauzi) che è Rocchetta Tanaro. Qui il grande Giacomo Bologna, il padre nobile della Barbera, indicava a Mario, come ad altri, la strada della qualità e qui la famiglia Fongo – oggi insieme a Mario ci sono Giovanni e Marta – firma le inimitabili e fragranti lingue di suocera (da poco declinate anche nella versione all’acqua di mare) che, insieme ai grissini stirati a mano ed ai rubatà, stanno conquistando le tavole e le gastronomie di mezzo mondo. Un consiglio? A Natale condividete o regalate il torrone di Giovanni da Visone e le lingue di Mario da Rocchetta. Un capolavoro per definizione non è mai replicabile. Nel loro caso sì. Lo fanno ogni giorno…D’altronde sono angeli matti.
Roberto Formica