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La recensione – Le crociate e la fede oggi

«Le crociate furono la risposta alle continue provocazioni dei musulmani. Esse non rappresentarono il primo round del colonialismo europeo né furono condotte per occupare nuove terre, predare ricchi bottini o fare nuovi convertiti al cristianesimo. I crociati non furono i barbari giunti a brutalizzare musulmani colti e civilizzati. Il loro credo sincero era quello di combattere nei battaglioni di Dio» (pp 335-336). Non sempre le conclusioni di un libro sono così chiare: invece in Gli eserciti di Dio del sociologo statunitense Rodney Stark esse sono veramente riassuntive della tesi generale dell’opera, che analizza con acribia ogni convinzione comunemente diffusa a proposito delle crociate.

L’analisi di quel movimento militare e religioso per la liberazione della Terra Santa, la cui data d’inizio viene ravvisata nel 27 novembre 1095 – allorché il beato papa Urbano II predicò a Clermont – non è certo univoca. Il Pontefice sollecitò i nobili europei a liberare i luoghi di Gesù e i cristiani dall’oppressione islamica ma «circa l’85-90% dei cavalieri franchi non rispose all’appello» (p. 162): altro che avidità e voglia di conquista di territori! Il movente principale, secondo il testo, fu la devozione. Nel volume Il trionfo della fede il medesimo autore prosegue in un certo senso sulla stessa linea soffermandosi sui nostri giorni, caratterizzati da un massiccio risveglio religioso. Nonostante le funeste previsioni di illuministi, positivisti, comunisti, la fede – variamente intesa e professata – diventa sempre più importante nel mondo globale, anche se spesso conduce allo “scontro di civiltà”. Attraverso un percorso storico e geografico, corredato da numerose tabelle, il volume evidenzia che 4/5 degli abitanti del pianeta dichiarano di aderire a una religione. L’evidente declino europeo è attribuito sia all’appiattimento della predicazione sul pensiero dominante sia ai troppo stretti legami tra gli Stati e le Chiese, che creano comunità pigre. Insomma, come s’intuisce facilmente, queste due opere, se prese sul serio, fanno discutere. Spazzare via radicati pregiudizi è forse più difficile che leggere, capire, confrontarsi.

Fabrizio Casazza

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