Vorrei fare qualche considerazione sull’immondizia, quello che significa questo termine per i cittadini, nonchè sulle modalità di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. All’estero la questione è stata affrontata con tanto buon senso e con evidenti vantaggi economici per le comunità che ospitano i centri di incenerimento dei vari tipi di rifiuti, in modo da poter utilizzare il calore e l’energia elettrica prodotta dalla loro combustione. Sono talmente contenti del proprio operare che accolgono anche treni di rifiuti da noi prodotti e colà spediti, con una considerevole spesa a nostro carico.
In Italia, a suo tempo, si è preferito smaltire i rifiuti nella ormai famosa e deprecata “Terra dei fuochi”, da dove si sprigionano miasmi di ogni genere che colpiscono le popolazioni locali, gratificandole di vari malanni, causa anche di una più precoce salita nel grembo del Padre Eterno. Siccome non c’è una legge che preveda l’arresto delle persone che trasportano illecitamente rifiuti in quei terreni, nonché il sequestro dei loro automezzi, non si sono mai individuate persone e mezzi di trasporto da sanzionare. Di recente, però, il clamore suscitato nei confronti della famigerata “Terra dei fuochi”, ha consigliato i trafficanti in rifiuti, forse di stampo mafioso, di trovare altri lidi in cui depositare la loro grama mercanzia: sono così sorti, in vari Comuni del nord, capannoni di stoccaggio che, una volta riempiti, vengono incendiati per gratificare altre popolazioni di miasmi deleteri. Purtroppo non c’è modo di sperare che questo sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani, trovi a breve un intelligente e proficua soluzione.
E pensare che basterebbe forse costruire una teleferica e scaricare i rifiuti dentro qualche cratere sull’Etna o sullo Stromboli, o al centro dei Campi Flegrei, creando spettacolari fuochi pirotecnici, capaci magari anche di dare ulteriore impulso al turismo. Alla prossima, il nostro rifiuto quotidiano.
Carlo Re