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La pediatra risponde – Se l’alito è cattivo

Dottoressa, la mia bambina al risveglio ha sempre un cattivo alito. Come mai?

Il sintomo di cui lei parla, riferendosi alla sua bambina, è l’alitosi. La causa più frequente è l’acetonemia, disturbo in cui temporaneamente nel metabolismo si verifica la situazione in cui vengono a bruciare i grassi come fonte di energia, dopo aver bruciato tutti gli zuccheri a disposizione. L’organismo quindi produce sostanze detti corpi chetonici che evaporano e vengono eliminati anche con la respirazione, dando all’alito l’odore caratteristico di “frutta marcia”. Si verificano quando si ha un digiuno prolungato, uno sforzo fisico, una gastroenterite, una malattia acuta con febbre, e, cosa molto importante, quando nella dieta del bambino è presente un’eccessiva quantità di cibi troppo grassi (patatine e altri cibi fritti, brioche, cioccolata, salumi). Oltre all’odore dell’alito il bambino può presentare anche: vomito, mal di pancia, debolezza, occhi cerchiati, pallore e mal di testa. Per verificare se il bambino ha veramente l’acetone si fa un esame delle urine ricercando i corpi chetonici. La terapia, in questo caso, consiste nel somministrare al bambino acqua e zucchero a piccoli sorsi (in questo modo non utilizzerà più i grassi per produrre energia). Inoltre, per la prevenzione, si consiglia una dieta povera di grassi e ricca di zuccheri semplici. Gli alimenti da evitare sono: latte intero, panna, formaggi, gelato, uova, burro, merendine, biscotti, cacao, salumi, fritti e maionese. Dal punto di vista omeopatico si possono dare due rimedi come la senna o il lycopodium tre granuli alla 5CH, una volta al dì per tempi piuttosto lunghi.

Per fare una domanda alla dottoressa Sabrina Camilli: redazione@lavocealessandrina.it oppure pediabimbumbam.altervista.org

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