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«Chiediamo alla Salve che scacci il diavolo»: le parole del Vescovo al termine della Processione per la Madonna della Salve

«Ringraziamo Dio per gli 850 anni della nostra Diocesi. È un appuntamento importante, molto bello. E vogliamo chiedere che sia un momento di gioia» 

 

«Carissimi fratelli e sorelle,

che bello aver vissuto insieme questo momento nella processione della Madonna della Salve. L’Ottavario è stato per me particolarmente toccante quest’anno. Veramente Maria mi ha toccato il cuore con il suo sguardo. Che, in fondo, è il mio motto, “Vulnerasti cor meum”, tratto dal Cantico dei Cantici. Dove, in latino, “Vulnerasti cor meum”, “Mi hai ferito il cuore”, in italiano è: “Mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo”. Maria, la nostra Madre del Cielo, la nostra Mamma del Cielo, che guarda a noi, alle nostre difficoltà, ai nostri problemi, alle nostre fatiche, e intercede per noi. La statua della nostra Madonna della Salve testimonia che nemmeno a Lei è stato risparmiato il dolore. Nemmeno a Lei, che era stata concepita senza peccato originale. È sotto la croce, a vivere la sofferenza più atroce che una madre possa vivere: quella della tortura fino alla morte del proprio figlio innocente. E in questo stare di fronte alla croce, Maria vive la sua sintonia profonda con Gesù, il suo figlio Gesù, ma anche il figlio di Dio, e vive la sua offerta a nome della Chiesa. Prima di tutta la Chiesa.

Maria, che è Madre e immagine della Chiesa, a volte fa delle cose che hanno un significato importante per la vita di tutti noi che siamo Chiesa. Di tutti. Perché sono gesti profetici, con un significato più profondo. Abbiamo Giovanni, che è il figlio che le è affidato da Gesù, e sappiamo che non è semplicemente l’affidamento di Giovanni a Maria. Giovanni sapeva badare a sé stesso, non aveva bisogno di una mamma che lo conducesse. Ma è il discepolo che rappresenta tutti i discepoli, tutti noi: “Figlio, ecco tua Madre. Madre, ecco tuo figlio”. Carissimi fratelli e sorelle, Maria nell’Apocalisse è la donna vestita di sole che rappresenta la Chiesa. Non è veramente Maria, perché quella donna urla per il travaglio del parto. Maria ha partorito senza peccato originale, senza dolore, secondo la tradizione. Ma Maria, in quanto immagine della Chiesa, è la Chiesa. E la Chiesa soffre nel mondo e la bestia si accanisce contro di lei. E ci richiama a quell’inizio in cui il diavolo viene segnato nella sua sorte definitiva da Dio, e al serpente viene detto: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe”. E, in Gesù, il serpente viene sconfitto. Maria è la Madre che viene raffigurata nelle statue dell’Immacolata, tradizionalmente, con il piede sulla testa del serpente per schiacciarlo.

L’anno prossimo, a partire da San Baudolino, festeggeremo il Giubileo della nostra Diocesi. Ringraziamo Dio per gli 850 anni della nostra Diocesi. È un momento importante, molto bello. E vogliamo chiedere che sia un momento di gioia. Ma per gustare la gioia, quest’anno, chiediamo alla Madonna un regalo: che con la sua intercessione scacci il diavolo, sventi le opere del maligno che non può sopportare la gioia. È la nostra preparazione al Giubileo dell’anno prossimo. E ci rivolgiamo a Te, Celeste Patrona, perché tu compia quest’opera con la Tua intercessione fortissima. Tu, che attraverso la Tua intercessione puoi ottenerci favori immensi, aiutaci, liberaci, guidaci perché possiamo vivere la gioia del tuo Figlio risorto.

Lo chiedo adesso a nome di tutta la nostra Chiesa nella supplica:

O Madonna della Salve, Madre di Dio e Madre nostra, Regina degli Angeli e dei Santi, accogli le nostre accorate suppliche e presentale al trono dell’Altissimo.

Agli inizi della storia hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare, attraverso il tuo divin Figlio, il capo orgoglioso di Satana. Nella pienezza dei tempi, quando Cristo offrì la Sua vita per amore versando il Suo sangue per noi, eri presente sotto la croce e hai partecipato alla Sua opera di redenzione e distruzione del regno del Maligno. Per questo tu puoi facilitare l’ingresso di Cristo, Sommo Sacerdote, con il Suo sangue nel santuario della nostra anima per purificarla e santificarla, affinché otteniamo la vita nuova nel Suo Spirito.

Tu che sei la Clementissima Patrona della nostra Diocesi ottieni per la nostra Chiesa la liberazione e la protezione da tutte le seduzioni e le insidie del diavolo; spezza le catene che ci imprigionano e prenditi cura del tuo popolo, perché cresca nella fede e nell’amore. Assisti specialmente i sacerdoti, perché possano essere strumenti particolari del rinnovo della nostra Chiesa.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen”.

Un grazie di cuore a tutti voi. Un grazie alle autorità presenti che rappresentano la popolazione, ciascuno con un titolo diverso. Un grazie ai confratelli nel sacerdozio, alle religiose, ai religiosi. A tutte le associazioni che sono presenti. Un grazie ai malati che saluto con grande affetto. Un grazie a tutta la popolazione presente. Vogliamo prepararci a vivere un anno di gioia con il Giubileo e lo chiediamo nel nostro cuore, continuiamo a chiederlo alla Madonna. Auguri per continuare questa festa nella vita. Buona giornata!».

Guido Gallese, Vescovo di Alessandria

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