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Tempo di Quaresima – Viviamo insieme il Mistero pasquale di Cristo

Domenica 7 aprile, a Casa Betania (via della Serra, Valmadonna) dalle 16 alle 19 si terrà il tradizionale ritiro spirituale della diocesi, predicato dal nostro vescovo, monsignor Guido Gallese.

Eccellenza, da quale esigenza nasce questo ritiro?
«Nasce dall’esigenza di dare un riferimento in Quaresima, tempo della conversione, e mettere a posto il nostro cuore per sintonizzarlo con il Mistero pasquale di Cristo. Ma anche per avere una possibilità di riflessione e di preghiera in comune».

Lei sa già che cosa dirà?
«Probabilmente parlerò del Mistero pasquale di Cristo! (sorride). Negli anni il tema è stato declinato in maniera diversa. Qualche anno fa era collegato al discernimento comunitario, mentre stavolta lo sarà alla Quaresima».

Entriamo nella “sua” Quaresima, Eccellenza: una riflessione personale?
«Sto approfondendo l’importanza del battesimo e sul come viverlo nella vita quotidiana. Una riscoperta, una riflessione che mi accompagna in questa Quaresima».

Come si può “leggere” questo periodo liturgico?
«Sono 40 giorni di preparazione a una settimana: quella Santa, dalle Palme fino a Pasqua. In realtà, il Mistero pasquale di Cristo comprende anche l’Ascensione, e l’Ascensione è orientata alla Pentecoste in modo forte. Nel senso che l’Ascensione è il momento in cui Cristo ascende al cielo, siede alla destra del Padre e vive il suo sacerdozio. E come dice san Pietro, il giorno di Pentecoste Gesù asceso al cielo dona lo Spirito Santo agli uomini».

Come si svolgerà il ritiro?
«Ci sarà il momento di riflessione sulla Parola di Dio, e poi un momento di preghiera e condivisione».

Il momento di condivisione sarà a gruppi. Sono emerse delle cose interessanti, negli anni passati?
«Direi proprio di sì. Io ricordo l’impressione, crescente negli anni, di una comunione e di un valore costruttivo di questi momenti di condivisione, inizialmente più acerbi e stentati, poi sempre più profondi. A me piace molto guardare la “panoramica” di questi gruppetti di persone che fanno condivisione. Mi danno l’impressione di vivere un momento particolarmente intenso del Mistero della Chiesa, nel quale lo Spirito attraverso la parola di semplici persone ammaestra i fratelli».

Possiamo considerare questo ritiro come un’anticipazione della prossima assemblea diocesana?
«Certamente, anche se la prossima assemblea diocesana avrà una connotazione differente. Ma credo che sarà particolarmente interessante, per come la stiamo preparando e per l’impatto che avrà sulla pastorale della nostra diocesi».

Un invito a partecipare al ritiro, rivolto a chi non fa vita di Chiesa?
«Gli direi di venire per capire com’è, e cos’è, la vita di comunità. Cioè di ecclesia, di Chiesa».

Andrea Antonuccio

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