Care lettrici,
cari lettori,
qui troverete la bella intervista di Alessandro Venticinque al suo quasi coetaneo Michele Martinetti, il seminarista valenzano che domenica scorsa in Cattedrale è stato ammesso agli Ordini sacri: è il primo passo ufficiale nella lunga strada verso il sacerdozio. Michele è venuto qui in redazione e ci ha raccontato la sua vocazione: vale la pena approfondire, è una “buona notizia” che potrebbe restituirci un po’ di speranza in tempi così difficili.
Il mondo è in fiamme (e devastato: leggete a pagina 4)… non solo in Ucraina o a Gaza, luoghi di conflitto su cui oggi si concentra principalmente l’attenzione dei media, ma anche in terre lontane in cui si muore senza che i potenti muovano un dito. Ci sono troppi interessi in ballo, politici ed economici, e i popoli che stanno soffrendo non riescono a far sentire la loro voce.
Ecco perché sul nostro Paginone proviamo a raccontarvi quello che sta succedendo, proprio in queste ore, nella Repubblica Democratica del Congo: una crudeltà senza fine che non dovrebbe lasciarci tranquilli. Devo ringraziare il professor Paolo Buzzi per l’affettuosa insistenza con cui mi ha spinto a trattare l’argomento: lui conosce bene il dramma di quei luoghi. Dal 2005 è volontario in Africa, ed è in contatto con le suore che gestiscono una scuola a Bukavu, località a un centinaio di chilometri da Goma. Queste due città sono, ormai da anni, teatro di scontri efferati tra l’esercito governativo e i ribelli. Nel suo viaggio apostolico in Congo del 2023, papa Francesco non riuscì a visitare quelle zone proprio per gli scontri in atto: «Avrei voluto andare anche a Goma, ma con la guerra non si può andare là» confidò con rammarico ai giornalisti sull’aereo che riportava a casa. Tolto lui (e pochi altri), di questa guerra infinita e sanguinosa nessuno parla più.
Ecco perché vi invito a leggere con attenzione le due interviste del Paginone: oltre a Paolo, abbiamo parlato anche con Monica Corna, che a Goma è capo missione del Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo), associazione che si ispira a Don Bosco e al suo sistema educativo. Credo sia ora di uscire dal nostro torpore, e capire che cattolico significa universale: la sofferenza dei nostri fratelli in Africa (così come in altre parti del mondo) ci riguarda direttamente. Ps: poco fa le suore hanno mandato un messaggio a Paolo. Il testo: “Stiamo morendo di fame”.
Andrea Antonuccio – direttore@lavocealessandrina.it