In questa Settimana Santa l’attenzione del lettore non può che dirigersi al mistero pasquale. È consigliabile per questo il libro “La Passione secondo i quattro Vangeli”, pubblicato l’anno scorso da Queriniana in sesta edizione (pp 133, euro 10). Gli autori sono studiosi di chiara fama: il cardinale Albert Vanhoye, ex segretario della Pontificia Commissione Biblica; il gesuita Ignace de la Potterie, professore emerito al Pontificio Istituto Biblico di Roma; il domenicano Christian Duquoc, docente di dogmatica a Lione; Étienne Charpentier, esegeta. Lo scopo dichiarato del volume è «interpretare i testi evangelici, coglierne il valore teologico-spirituale, rilevarne il significato per il nostro presente». I testi biblici non vanno interpretati come asettiche cronache di un’esecuzione perché «i racconti della Passione seguono un itinerario che nasce dalla fede dei testimoni, esprime la fede degli evangelisti e vuol condurre alla fede coloro che li leggono». La differenza di destinatari, oltre che il temperamento degli autori, spiega la diversità di stile, di accenti e talvolta anche di contenuti dei quattro racconti. Riguardo ai sinottici, il cardinale Vanhoye rileva che «Marco insiste di più sullo choc provocato dai fatti, Matteo presenta Cristo nella luce della fede e definisce la situazione della Chiesa, Luca considera soprattutto il rapporto personale con il Signore Gesù». Ogni Vangelo ci consegna il suo sguardo su Gesù Cristo. La Passione è un luogo per così dire strategico in cui, mantenendosi fedele alle sue fonti, ogni evangelista, con il dono dello Spirito Santo che ha ricevuto, cerca di presentare appunto il suo sguardo su Gesù. Nella passione secondo Luca, che è stata proclamata domenica scorsa, si notano diverse scelte: il fatto di descrivere un Gesù che ha una compassione totale per Gerusalemme e per il suo popolo; un Gesù che mette il servizio e il dono al centro della sua Ultima Cena; un Gesù che fonda il primato di Pietro nella sua preghiera per lui al Getsemani; un Gesù che apre una speranza ai peccatori grazie alla figura del «buon ladrone»; un Gesù che costituisce le donne testimoni del Vangelo. In definitiva, è l’umanità del Cristo che Luca mette principalmente in rilievo. Il libro dei quattro studiosi aiuta a entrare nel clima particolare del triduo pasquale e a vivere con fede il mistero di passione, morte e risurrezione del Figlio di Dio.
Fabrizio Casazza