IL PUNTO DI VISTA
Alla scoperta del palazzo del Quirinale, con la buona tv
Nella sera del 2 giugno scorso, festa della Repubblica, su Tv 2000, va in onda un documentario sul Quirinale che così non si è mai visto. La giornalista e scrittrice Paola Saluzzi lo presenta con uno stile gioioso, da esperta comunicatrice, suscitando nei telespettatori stupore di fronte alle straordinarie bellezze di quell’edificio. Il racconto è avvincente. Quattro secoli di storia, è stato palazzo dei Papi, residenza ufficiale del Re d’Italia e dal 1946 del presidente della Repubblica.
Centodieci mila metri quadrati, milleduecento stanze, prestigiosi arredi, magnifici dipinti di noti maestri, giardini ricchi di palme, alberi vari e fiori. Ma non solo… è un grandioso laboratorio dove lavorano quotidianamente esperti professionisti, restauratori, giardinieri, orologiai che regolano 200 orologi d’epoca, storici dell’arte, staffi eri, corazzieri. Importanti gli ori, gli argenti, le porcellane, le stoviglie che rendono elegante e raffi nata la tavola per il pranzo degli ospiti illustri che non deve superare i 45 minuti. I cuochi sono esperti nel preparare menù adatti alle persone di varia provenienza regionale e internazionale. Alcune curiosità: il cartello esposto nella cucina “Dio fece il cielo, il diavolo i cuochi”; nella bella cappella affrescata da Guido Reni, una volta si lavavano i piatti… Non sempre è stata rispettata la sacralità dei luoghi! Per gli antichi arazzi, gioielli della Casa, c’è un laboratorio unico al mondo per il restauro.
Nel documentario appaiono anche le berline presidenziali di Pininfarina, le sontuose carrozze usate dai re e dai principi Savoia, le giostre dei cavalli dei corazzieri e i loro riti. Un veterano mostra, con grande soddisfazione, le sue foto mentre alza la Coppa del mondo, nel 1982, insieme con il Presidente Pertini. Interessanti gli episodi riguardanti la regina Margherita: donna intelligente, saggia, colta, amante dell’arte. Tanti altri racconti… Il tutto in una cornice spettacolare. Noi italiani siamo orgogliosi di avere un tesoro che ora conosciamo meglio e di più grazie al prezioso lavoro di ricerche e di riprese durato oltre un anno. Questa è la Tv che piace perché informa e forma le coscienze.
Adriana Verardi Savorelli