Inizio dell’Anno Pastorale della carità
Venerdì 20 settembre alle 18.30 la Messa e l’incontro con il vescovo a San Rocco
Venerdì 20 settembre alla parrocchia San Rocco si terrà l’apertura dell’anno pastorale della carità. Alle 18.30 monsignor Guido Gallese celebrerà la Messa, mentre dalle 19.30 il vescovo incontrerà le realtà di carità della diocesi. «Insieme con Gianpaolo Mortara avevamo pensato a un momento di incontro per dare un segno alla popolazione e a tutti quelli che vivono il mondo caritativo per incontrarsi con il nostro vescovo nell’eucaristia» ci dice fra Daniele Noè (nella foto) che da maggio 2019 è il delegato vescovile per la carità. «E proprio l’eucarestia è la fonte a cui attingiamo per servire i prossimo, andiamo da Gesù che ci insegna ad amare e servire ai nostri fratelli e dobbiamo scoprire questo accostandoci al corpo di Cristo. Qualsiasi persona di buona volontà può fare questa esperienza per riscoprire un proprio aspetto e svolgere un’esperienza importante che diventi testimonianza» aggiunge fra Daniele.
Ma di cosa si occupa un delegato vescovile per la carità? «Quello che mi ha chiesto il vescovo è stato quello di coordinare le realtà del volontariato diocesano. Uno spunto e una presenza fissa riguardante la carità del prossimo». «A ogni inizio dell’anno pastorale abbiamo sempre un momento di incontro, un modo per confrontarci con il vescovo. E anche alla luce delle indicazioni della lettera pastorale iniziamo questo nuovo anno di servizio» aggiunge il direttore della Caritas diocesana, Gianpaolo Mortara. «Al centro teniamo a mettere la celebrazione eucaristica che è centrale nell’essere vicino ai più poveri. Rivolgo l’invito a tutte le realtà associative, ma anche ai gruppi parrocchiali che si occupano di questo servizio» conclude Mortara. «Stiamo lavorando al nuovo anno già con qualche incontro per iniziare con i vari gruppi a costruire e camminare insieme. Anche se ogni giorno l’esperienza caritativa non deve essere esclusa dal nostro tessuto di vita, indipendentemente dagli impegni istituzionali che ci possono essere» conclude fra Daniele.
Alessandro Venticinque