Collezionare per credere
La mostra a Palazzo Cuttica fino al 31 ottobre
Il nome “Mario Bortolato” non dirà nulla alla maggior parte degli appassionati di vignette umoristiche, ma quasi tutti identificano con facilità lo pseudonimo Bort con cui si firmava. Ogni settimana, per circa mezzo secolo, veicolava una sua vignetta sulla celebre Settimana. Il suo personaggio “seriale”, Teo, è un giovanotto spesso coinvolto in piccole storie di vita quotidiana e dinamiche familiari. Bort collaborò con molte famose testate, da “Grazia” a “Famiglia cristiana”, passando per “Millelibri”, “Domenica quiz” e “Relax”. Faceva parte della famosa agenzia dei Disegnatori Riuniti e aveva pubblicato vignette umoristiche su varie riviste. L’artista disegna l’ultima nel 2013, ma la redazione ha un tale magazzino che la pubblicazione dei suoi disegni continua fino al primo gennaio 2017. Il veterano delle strisce è stato prolifico fino all’ultimo, anche partecipando a mostre.
A proposito di mostre, quella dedicata al suo estro è ubicata a Palazzo Cuttica; dopo l’inaugurazione, si potrà visitarla fino al 31 ottobre: il sabato e la domenica, dalle 15 alle 19, con visite guidate su prenotazione telefonica (0131-234266). I simpatici personaggi tratteggiati dalla sua matita sono molto adatti a raccontare le vicende della vita quotidiana. Un imperdibile appuntamento, dunque, non solo per tutti i collezionisti del genere umoristico, ma anche per le scuole che potranno apprezzare lo spirito borghese, spesso graffiante dell’artista veneto, alessandrino d’adozione, scomparso lo scorso gennaio. Le sale del Museo Civico ospiteranno una settantina di opere dell’artista, noto ai più per le vignette di “Teo” e “Le ultime parole famose”.
Tra le opere in mostra a Palazzo Cuttica (nella foto qui in alto) molte sono inedite e di proprietà dei due figli, Marina e Paolo. Gli ultimi anni, ormai anziano, non ha più disegnato per lavoro, ma solo per gli amici, soprattutto biglietti d’auguri. Infatti l’ottico Gerardo Cuoghi, nel suo negozio in via Dante 18, espone molte vignette dell’amico e affezionato cliente Bort che, per celebrare eventi e feste da calendario, gli omaggiava spesso strisce e piccole tavole. Nel suo negozio, dove il computer non è in bella mostra, addirittura spento o in ogni caso non troppo alle prese con i social network, il titolare parla con piacere dei suoi omaggi con dedica, che da vero collezionista custodisce gelosamente.
Mara Ferrari