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Non solo nasi rossi!

Collezionare per credere

Tante le abilità, tra juggling, prop e gimmick

Se il talent “MasterClown” soppiantasse, per scherzo, il blasonato MasterChef e idoli come Krusty dei Simpson, Ronald McDonald o il terrificante Pennywise sostituissero i gastronomici esperti, ecco che sarebbe quanto mai propizio elencare oggetti insoliti e rari di cui servirsi negli spettacoli o, perché no, collezionarli, scovandoli in mercatini e negozi specializzati. Si comincia dall’arcinoto squeaker, un piccolo clacson che, emettendo un fragoroso “squiiic”, è adattissimo per tutti i clown che portano i guanti, perché lo si può nascondere e schiacciarlo all’occorrenza. Qualsiasi strumento utilizzato con lo scopo di far divertire è un prop; può essere una spilla, un palloncino, una sedia, una bicicletta…

Alcuni prop molto comuni sono: spazzolini da denti giganti, bacchette magiche che si afflosciano, sturalavandini, clave di plastica, acchiappamosche giganti, cubi magici, serpenti a molla, pipe per fare le bolle di sapone, ecc… Solitamente un clown impiega oggetti che sembrano rompersi, ma in realtà sono smontabili; ciò per evitare l’acquisto di materiali costosi a ogni esibizione. Anche i gimmick risultano molto frequenti, sebbene siano molto più vicini ai trucchi di magia. Esteriormente sembrano oggetti di uso quotidiano come monete, chiavi, anelli, ma al loro interno nascondono un trucco che permette all’intrattenitore di completare, con stupore, la sua performance. Anche la giocoleria, in inglese, “juggling”, è molto apprezzata così come l’equilibrismo. Da sempre, infatti, l’immagine del clown è associata al juggling; il gruppo locale “Ansensafirejuggling” (3486752371), ad esempio, è formato da giocolieri che aggiungono il fuoco ad un attrezzo, come le palline infuocate (fire balls) con le quali giocolare senza guanti oppure il diablo, anche disponibile in versione fire. Ovviamente il clown, a differenza di acrobati e giocolieri, si limita a millantare di essere in grado di fare cose strabilianti, pasticciando in ogni movimento e non portando a termine tutto l’esercizio. Ad esempio, la penna di uccello che viene attaccata al naso, che si finge di tenere in equilibrio, ma che rimane attaccata quando si raddrizza la testa. O l’oliva sulla punta dell’indice, in realtà infilzata su di uno stuzzicadenti nascosto dietro il dito!

Oppure tenere in equilibrio una sfera che gira sulla punta di un dito o un piatto volante, esibirsi sull’uniciclo o sui famigerati trampoli. Infine qualche oggetto fra i più wanted da collezionisti e provetti clown, che presso l’Associazione “ViviamoInPositivo”-Vip (vipalessandria@gmail.com), possono frequentare il corso per diventare ufficialmente un “naso rosso”! 1) Cravatta che si alza: si alza all’improvviso suscitando ilarità; le mani sono assolutamente libere e una volta abbassata, si alzerà nuovamente. 2) Bicchiere sbrodolone: il liquido cola dai minuscoli fori quando la persona vuole bere, riversandosi sul mento e sul collo. 3) Chiodo attraverso la testa, coltello che rientra. 4) Punti che cadono: un fazzoletto nero è ricoperto da grossi punti bianchi che, appena lo si decide, cadono a comando svanendo dal pezzo di stoffa. 5) Anelli e piatti da equilibrista: di solito realizzati in materiale plastico fosforescente in modo da risultare molto visibili nell’oscurità.

Mara Ferrari

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