L’Editoriale di Andrea Antonuccio
Care lettrici, cari lettori,
questo numero si apre con un’intervista sull’Avvento al nostro vescovo. Gli ho chiesto di aiutarci a capire un po’ di più che cosa è l’Avvento, che significato ha e come lo si può vivere in maniera adulta, cioè lieta, vera e incidente sulla vita. Non è scontato che lo si gusti “al massimo”: il settimanale diocesano, che vuole dare spazio a testimonianze di fede vera e viva, è uno degli strumenti pastorali con cui la nostra Chiesa locale suggerisce un cammino di fede (e di sguardo). Un cammino che ci può portare a essere più attaccati a Gesù Cristo, e dunque più certi sul senso della nostra vita. E anche più capaci di amare e di offrire, come spiega (meglio di me…) il vescovo nell’intervista. E a proposito di interviste e di fede vissuta, per me è stata veramente una sorpresa la chiacchierata con una ragazza di 30 anni, Isotta, che questa domenica farà la sua Prima Promessa al Santuario delle Immacolatine (trovate tutto a pagina 11: da leggere assolutamente!). Una sorpresa, dicevo, perché ascoltare la storia di questa ragazza mi ha messo davanti a un’evidenza implacabile: che è un Altro che sceglie e ci prepara la strada. Noi possiamo solo dire di sì, oppure girarci dall’altra parte. Il resto lo fa il Signore: tutte le nostre strategie, comprese quelle “buone”, purtroppo (o per fortuna) sono poca cosa al confronto di quello che il buon Dio ha in mente per ognuno di noi. Mentre mi raccontava la sua vita, Isotta lasciava trasparire una letizia impressionante e contagiosa. Quella letizia, cari amici, non è possibile farsela da sé. Te la può solo regalare un Altro.
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