Intervista alla pediatra Sabrina Camilli
Dottoressa, come possiamo aiutare i bambini in questo periodo di quarantena?
«L’attenzione ai bambini in questo momento, dove tutto può essere importante, fa parte delle priorità. I bambini stanno soffrendo di questa situazione facendo fatica a comprendere il perché, somatizzando le conseguenze di una costrizione continua all’interno delle mura domestiche. Il bambino vive all’interno del ristretto nucleo familiare ridotto alla presenza di uno o entrambi i genitori. Non può stare, nella maggior parte dei casi, all’aperto e non può vedere di persona figure importanti dal punto di vista affettivo, come nonni, zii, cugini e amichetti. Qualcuno di loro mi ha espresso la propria rabbia e insofferenza per questa situazione. Come possiamo aiutare loro e il ristretto nucleo familiare a stare il meglio possibile? I consigli che possiamo fornire come medici, pediatri e psicologi possono riguardare a 360° i vari aspetti del vivere quotidiano».
Quali sono questi aspetti?
«Gli aspetti sono, innanzitutto, la nutrizione che dev’essere adeguata rispetto alla ridotta attività fisica. Proprio l’attività fisica è un altro punto importante. Il terzo punto è il nutrimento della mente e dello spirito, per aiutare bambini e adulti ad affrontare al meglio le proprie paure, rabbie e frustrazioni. Il quarto punto riguarda l’integrazione di sostanze che possono contribuire, in modo naturale, a compensare carenze di tipo nutrizionale o a migliorare lo stato psicofisico».
Ci dà qualche consiglio pratico sulla nutrizione?
«In funzione del fatto che restando a casa, abbiamo notevolmente ridotto la nostra attività fisica, dobbiamo quindi fare in modo che i nostri pasti siano ricchi di sostanze nutrienti, ma non dobbiamo eccedere con zuccheri e grassi. Le porzioni devono essere adeguate in base all’attività fisica svolta. Per tutti, in particolare per i bambini, si consiglia di non esagerare con gli spuntini e “spezza fame”, dove centrifugati e frutta secca, se non sono presenti allergie specifiche, dovrebbero essere privilegiati nella scelta. Si consiglia, secondo ciò che propone la Medicina funzionale, di fare colazioni abbondanti, pranzi adeguati e cene da “poveri”. Questo per migliorare la digestione notturna e favorire il sonno. Ricordo, inoltre, l’importanza delle cinque porzioni di frutta e verdura, meglio se di stagione, con dei cereali integrali, con pochi grassi cattivi e zuccheri, e ricchi di proteine magre, come quelle del pesce e della carne bianca. Uno studio fatto di recente conferma come l’assunzione di cinque porzioni di frutta e verdura migliora la risposta immunitaria dell’82%. Si consiglia anche di bere molta acqua e di preferire la cottura a vapore. Una bella spremuta d’arancia, del succo di melograno o kiwi, possono essere un ottimo spuntino a metà mattina ricco di vitamina C nota per le sue proprietà anti-infettive».