Gli spunti per prepararci alla Settimana Santa
Se l’isolamento dovuto al Covid-19 segna la prossima Pasqua come un momento certamente speciale, con l’impossibilità di condividere i tradizionali appuntamenti liturgici “in presenza”, può essere interessante vivere la Settimana Santa 2020 in modo originale e provare a tracciare un percorso spirituale attraverso il linguaggio della settima arte che ci può fornire spunti di riflessione sul mistero della Morte e Resurrezione di Cristo.
Sebbene il cinema si sia occupato in lungo e in largo del tema della Passione di Gesù, alcuni titoli o suggerimenti possono essere da spunto per avvicinarsi alla Pasqua attraverso i protagonisti dei titoli proposti che rappresentano la figura del Cristo nell’ultima settimana di vita terrena e di seguire una nostra personale Via Crucis. Ecco, allora, alcuni titoli che sono facilmente reperibili su tutte le videoteche online e su tutte le piattaforme video e sono a disposizione degli utenti, ma che in questa settimana così importante quasi sicuramente saranno nei palinsesti delle Tv.
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- Su Re (Giovanni Columbu, 2012), un racconto che inizia e finisce nel sepolcro dove Maria piange sul corpo del figlio. Tutto è già accaduto, ma gli antefatti si riaffacciano come ricordi e come sogni dei diversi protagonisti.
- I Colori della Passione (Lech Majewski, 2011) tenta una trasposizione pittorica della Passione a partire dal quadro “La salita al Calvario” del fiammingo Pieter Bruegel.
- The Passion (Mel Gibson, 2004), gli ultimi giorni di vita di Gesù Cristo vissuti con dolore e angoscia, una passione quasi fisica che lo spettatore vive insieme al Crocifisso.
- Il re dei re (Nicholas Rey, 1961), il più classico dei film su Gesù, ma forse anche quello che rende più grandioso il sacrificio di nostro Signore, reso spettacolare dallo stile hollywoodiano.
- Gesù di Nazareth (Franco Zeffirelli, 1977), la vita di Gesù con i miracoli tratti dal Vangelo, vista dal grande regista toscano per la televisione italiana, divenuto un successo mondiale.
- Il Messia (Roberto Rossellini, 1975), ispirata in particolare al Vangelo di Marco, questa vita di Cristo si rivolge all’umanità più che alla divinità di Gesù. È un film che all’epoca scatenò un dibattito piuttosto acceso fra critica e spettatori a causa di uno stile che a volte sembra quasi indolente. Per la prima volta nel cinema cristologico c’è la scena della Pietà: il Cristo morto in grembo alla madre.
Questi sono solo alcuni titoli che ci possono essere di aiuto a immergerci in maniera profonda nella Settimana Santa e avvicinarci alla Passione di Gesù.
Michele Menichino