“Il contrappello” di Paolo Massobrio
Nell’articolo pubblicato su Avvenire ho parlato del settore dei bar e della ristorazione che occupa ben 1.200.000 addetti, per un fatturato che lo scorso anno arrivava a 85 miliardi, e che oggi non conosce ancora quale direttive dovrà seguire in fase di riapertura (leggi anche Che fine faranno le botteghe?).
Dopo un lungo periodo di inattività, se dovessero essere applicate misure troppo restrittive, il rischio sarebbe quello di produrre 300 mila disoccupati e la chiusura di 50 mila imprese. Lo Stato dovrebbe impegnarsi fin da ora a fare una moratoria sugli affitti, abolire la tassa sui rifiuti e sull’occupazione del suolo pubblico.
Intanto molti ristoratori si stanno orientando sul delivery e pare che, entro la fine dell’anno, saranno ancora di più. Certo l’Italia non può trascurare un settore strategico come quello del turismo, pensando che il tempo libero e tutto ciò che gli ruota intorno non sia decisivo per l’economia del Paese.