Parrocchie di Valenza
Caro don Santiago,
l’estate sta per finire e noi possiamo affermare di essere stati dei ragazzi davvero fortunati. Grazie a te, con tutte le precauzioni e le regole imposte dallo stato di emergenza sanitaria in corso, abbiamo avuto la possibilità di trascorrere un lungo periodo in sana compagnia, al fianco dei nostri amici, in totale sicurezza, sempre sotto la protezione tua e del Signore e al servizio dei tanti bambini che ci hanno scelto. Ci hai insegnato che: «Non si è mai troppo poveri da non poter donare, ma non si è mai troppo ricchi da non poter ricevere» e più cresciamo più comprendiamo quanto sia vero.
Da quando sei arrivato sono cambiate tante cose: l’Oratorio è vivo, noi ci sentiamo vivi all’interno di quelle mura. Il salone del corso animatori, la cucina e il refettorio come luoghi di ritrovo delle nostre tante cene insieme, il giardino e la piscina protagonisti delle nostre ultime estati, i muri che abbiamo dipinto, le panchine che abbiamo restaurato. Ci sentiamo vicini al Signore perché tu ci hai insegnato ad amarlo e a viverlo.
Le esperienze di Chiesa che stiamo vivendo grazie a te ci hanno arricchiti: chi l’avrebbe mai detto che ci saremmo ritrovati in così tanti alla Santa Messa delle 21.15 o alle Adorazioni? Sicuramente è merito del Signore ma il Signore, questa volta, è passato attraverso te e di questo te ne siamo grati noi ma te ne dovrebbe essere grata tutta la Chiesa.
Queste parole vogliono essere il nostro pubblico ringraziamento a te, che per noi sei così importante, e un’occasione per augurarti di trascorrere serenamente questo periodo che precede la tua ordinazione. Noi siamo emozionati; ti saremo vicini e ti sosterremo come tu hai sempre fatto con noi, e anche il Signore ti sosterrà. Proprio nel Vangelo possiamo leggere: «Beati voi quando v’insulteranno, vi perseguiteranno, e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Ti vogliamo bene!
I ragazzi dell’Oratorio “don Luigi Frascarolo”