Il #granellodisenape di Enzo Governale
C’è una sottile ma sostanziale differenza tra regalo e dono, anche se noi siamo abituati a utilizzarli come sinonimi. Iniziamo dall’origine delle parole. Regalare deriva dal latino “regalis” (regale) ma il suo utilizzo più moderno probabilmente, deriva dal francese “galer”, ovvero “far mostra di magnificenza”. Un’azione che sembra avere uno scopo preciso: impressionare chi lo riceve. L’etimologia della parola dono invece, ha la stessa radice del verbo dare ed è “ciò che si dà altrui volontariamente, senza esigerne prezzo, ricompensa o restituzione”. Forse è per questo che i regali si scambiano mentre i doni si ricevono o si fanno. Inoltre, come sappiamo bene, alcuni regali si riciclano, ma i doni si conservano tutti.
Riflettiamoci bene per questo Natale: regalo o dono? Ovviamente, non si risolve tutto in un gesto e soprattutto non è semplice fare un “dono” a tutti. Più si diventa grandi, più ci si rende conto che ogni anno i regali aumentano e i doni diminuiscono. Ma come riuscire a riconoscere un dono da un regalo? Potrebbe aiutarci iniziare a fare una piccola distinzione: ciò che è utile da ciò che è inutile. O meglio, ci sono i regali che “servono a qualcosa” e ci sono i doni che “non servono a niente”.
Il dono rappresenta una logica ormai dimenticata: quella della gratuità, in una società che invece è totalmente basata sull’utile. In questo senso la gratuità è esattamente il contrario: è l’inutile (ovvero ciò che non porta un utile). Eppure sappiamo bene che tutte le cose che contano nella vita di una persona non si possono comprare, si possono solo ricevere come dono. Certo, i doni hanno un costo ma non hanno un prezzo. Più è alto il costo del dono, più è alto il suo valore. A questo punto possiamo aggiungere una parolina nuova a questo percorso: amore. L’amore ha la forza di trasformare il costo in un valore, fa vivere con gioia persino il sacrificio: un padre lo farebbe nei confronti di un figlio, un giovane nei confronti di un amico. Ecco, forse la vera differenza tra regalo e dono consiste proprio in questo: cosa sono disposto a sacrificare di me?
Permettetemi una conclusione leggera, citando il Maestro Oogway che ad un certo punto nel film d’animazione “Kung Fu Panda” (2008) dice al suo allievo Po: «Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sarà. C’è un detto: ieri è storia. Domani è un mistero ma oggi è un dono, per questo si chiama presente».