Santi Patroni
Lunedì 17 gennaio, alle ore 17.30 con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Guido, la nostra comunità locale festeggerà Sant’Antonio abate, nella chiesa a lui dedicata presso l’Ospedale civile. La celebrazione del patrono costituisce un appuntamento ormai tradizionale e molto sentito dall’intera città di Alessandria, inserita in diverse occasioni di approfondimento delle molteplici attività dell’Azienda ospedaliera “Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo”.
I secoli ci consegnano un luogo ricco di storie e di professionalità, simbolicamente dedicato a due santi guaritori: sappiamo infatti come i fedeli accorressero numerosi per ottenere guarigioni dall’eremita Antonio, considerato il difensore dei poveri ma anche il protettore da tutti i tipi di contagio. A San Biagio, invece, è attribuita la capacità di difendere dal mal di gola. Entrambi i santi patroni incarnano quindi la protezione dai mali del corpo e dello spirito, e rappresentano dei maestri di carità che diventano ancora oggi un punto di riferimento per la comunità.
Anche in questo 2022, come già l’anno scorso, avremo modo di pregare per tutti gli operatori sanitari, per gli ammalati e per tutti i defunti della pandemia: la tragedia globale che viviamo ancora «ha effettivamente suscitato la consapevolezza di essere una comunità che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti: ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme» (papa Francesco, Fratelli tutti 32).
Siamo così chiamati a ricordarci di essere tutti fratelli, legati nel bene, nelle gioie e nelle speranze, ma anche nella fragilità umana e nella malattia: la sofferenza oggi non è estranea a nessuno, ci collega gli uni gli altri, curati e curanti, e incrocia quotidianamente anche la nostra vita di fede e le domande che sorgono nel cuore. La celebrazione di Sant’Antonio così, nonostante tutte le difficoltà, vuole essere anche un’occasione di ringraziamento reciproco per quanto di buono si è fatto in questi due anni. Ringraziamo per la dedizione di chi è chiamato ad offrire la propria competenza professionale, tutti impegnati a lavorare, in modi diversi, per la salute dei fratelli, riaccendendo la speranza e prendendo sul serio l’impegno comunitario che ancora ci attende.
don Stefano Tessaglia
Cappellano Azienda ospedaliera