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Democrazia in pantofole

“100 anni fa” di Carlo Re

È strano come, pur con diverse sfumature e a distanza di tanti anni, i contrasti tra partiti politici presentino tante analogie, come appare da La Libertà n° 8 del 24 febbraio 1922 che apre con Democrazia in Pantofole: Il grande duello tra i democratici di nome e i democratici di fatto continua in questa torbida ora di crisi italiana. Quando i cinquanta Giolittiani, che credevano di avere in mano i destini della Nazione alla chiamata del ministro Soleri, corsero a Roma e in nome di altri cento -democratici- , decisero di abbattere il ministero, non si credevano mai più di rendere un così cattivo servizio al loro padrone e a se stessi. Eppure per fortuna della patria vigilava il Ppi. che…pose l’unico veto e condizione: I programmi prima delle collaborazioni, il paese prima delle persone… I giornali, dalla Gazzetta massonica, al Corriere della Sera, dalla Tribuna al Giornale d’Italia devono ammettere che Don Sturzo è l’unico che, per la prima volta, abbia trionfato sulle pretese dell’uomo che per tanti anni governò l’Italia… all’Italia che da tre anni invoca riforme e giustizia:-La democrazia liberale regala le sue ambizioni e le sue pantofole; -gli agrari il fascismo; i socialisti la loro inerte vigliaccheria; -i popolari un programma di radicali riforme e uomini tenacemente disciplinati… nell’interesse degli umili e della Patria…”.

Preparando le onoranze al novello vescovo di Alessandria. Dopo aver accompagnato mons. Giosuè Signori alla sede arcivescovile di Genova, Alessandria si prepara alle onoranze per il novello vescovo che la Provvidenza le ha designato nelle persona di S.E. Rev.ma mons. Nicolao Milone.

Il Segretario politico provinciale del Ppi invita i padri di famiglia ai quali i Comuni avessero negato l’insegnamento religioso nelle scuole, a presentare le domande al Consiglio provinciale scolastico di Alessandria.

Purificazione. A febbraio la festa della Purificazione della Vergine rimonta ai primi cristiani, si narra sia stata istituita da Papa Gelasio per distruggere le cerimonie dei lupanari, caverna situata in Roma ai piedi del Sabotino, nella quale Romolo e Remo furono allevati dalla lupa.

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