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Economia globale, rischio crescita zero

Confindustria Alessandria

Le dinamiche negative dell’economia globale pesano sulle previsioni delle industrie per il trimestre d’autunno, che si apre con il rischio di crescita zero. Si aggrava l’allarme delle imprese per i costi energetici, delle materie prime e della logistica. Lo attestano i risultati della 192a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che rileva le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre ottobre-dicembre 2022.

I principali indici Sop, che registrano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti, sono in flessione rispetto alla precedente indagine, tranne che per l’occupazione in lieve crescita. Un dato molto positivo è quello della propensione a investire che si conferma elevata e in aumento, è sempre buono il grado di utilizzo degli impianti e l’export tiene. Mentre la redditività è prevista ancora in calo. La rilevazione che riguarda i prezzi evidenzia aumenti rispetto al precedente trimestre: l’80% delle imprese prevede un aumento dei prezzi delle materie prime (era il 77%), il 91% prevede aumenti per quelli dell’energia (era l’80%) e l’84% per i costi della logistica (era il 78%).

In dettaglio: la previsione dell’occupazione è a +14 (era +13 nell’ultimo trimestre), quella della produzione è a +1 (era +22), quella degli ordini totali a –1 (era +10), quella degli ordini export a zero (era +2). Peggiora la previsione sulla redditività a –28 (era –7). La previsione di ricorso alla cassa integrazione è formulata dal 9% degli imprenditori intervistati (era il 4%) e sono sempre in maggioranza, al 76% (era l’81%), quelli che prevedono invariata l’occupazione. La propensione a investire, che segnala investimenti significativi o marginali, è sempre elevata e in crescita ed è dichiarata dall’84% degli intervistati (era l’82%), e anche il grado di utilizzo degli impianti è sempre alto al 76% della capacità (era 80%).

Il ritardo negli incassi è in lieve aumento ed è segnalato dal 29% degli imprenditori (era il 22%), e l’indicatore di chi ha lavoro per più di un mese è dichiarato dall’85% degli intervistati (era l’86%). Per i settori produttivi le previsioni migliori riguardano il metalmeccanico, sono più pessimistiche quelle del comparto della chimica e della gomma-plastica, mentre è molto positivo l’andamento dell’alimentare, soggetto alla stagionalità. Anche il settore dei servizi alle imprese ha previsioni analoghe a quelle complessive: occupazione a +17 (era +11), il livello di attività a zero (era +23), i nuovi ordini da +15 a +3, export da zero a +9, e redditività negativa.

E gli indicatori dell’indagine congiunturale di Alessandria sono pressoché in linea con quelli registrati a livello regionale piemontese, e anche migliori per la propensione a investire e per gli ordini export.

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