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Per le imprese indici positivi. Ma i prezzi…

Confindustria Alessandria

Segnali contrastanti dai mercati: Eurozona in crescita ma con prospettive di debolezza, e in Italia inflazione più alta e persistente e rischio per i consumi. Queste dinamiche hanno un riflesso sulle industrie locali, che esprimono buone previsioni per il trimestre d’estate ma anche preoccupazione per l’aggravarsi dell’impatto dei costi delle materie prime e di energia e logistica sulle imprese.

Lo attestano gli esiti della 191a Indagine congiunturale trimestrale di Confindustria Alessandria, che rileva le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre luglio-settembre 2022. Sono tutti positivi i principali indici sop, in linea con quelli della precedente indagine e con quelli dello stesso periodo dell’anno scorso. Sono in crescita gli indicatori dell’occupazione, della produzione e degli ordini export, buoni gli ordini totali, in aumento anche la propensione ad investire e l’utilizzo degli impianti.

 

Mentre una nuova rilevazione di questa indagine riguarda i prezzi: il 77% delle imprese prevede un aumento dei prezzi delle materie prime, l’80% lo prevede per quelli dell’energia e il 78% per i costi della logistica. In dettaglio: la previsione dell’occupazione è a +13 (era +5 nell’ultimo trimestre), quella della produzione è a +22 (era +14), quella degli ordini totali a +10 (era +11), quella degli ordini export positiva a +2 (era -12).

Migliora anche la previsione sulla redditività a -7 (era -20). La previsione di ricorso alla cassa integrazione è stabile ed è formulata dal 4% degli imprenditori intervistati (era il 4%) e sono sempre in maggioranza, all’81% (era l’83%), quelli che prevedono invariata l’occupazione.

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