Papa Francesco
Con queste parole, papa Francesco ha parlato durante l’udienza, dedicata alla consolazione, di mercoledì 30 novembre in piazza San Pietro. «La consolazione non è sentirsi un pavone davanti a Dio: se comincio a pregare e, come fa il fariseo della parabola, tendo a compiacermi di me stesso e a disprezzare gli altri» ha detto il Pontefice, che poi ha aggiunto: «La consolazione autentica è una sorta di conferma del fatto che stiamo compiendo ciò che Dio vuole da noi, che camminiamo sulle sue strade. Il discernimento, infatti, non verte semplicemente sul bene o sul massimo bene possibile, ma su ciò che è bene per me qui e ora». Per Francesco, occorre «andare avanti nel capire cosa succede nel mio cuore»: «Per questo è così importante l’esame di coscienza quotidiano. Prima di finire la giornata fermarsi un po’: cosa è successo non nei giornali, nel mio cuore».