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Violenza e attentati sui cristiani in Africa

Papa Francesco

Papa Francesco, nell’udienza di mercoledì 18 gennaio, ha ricordato i due attentati avvenuti in Africa domenica scorsa. «Quanti cristiani soffrono sulla propria pelle la violenza: preghiamo per loro! Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la pace del Signore Gesù» ha ricordato il Pontefice che chiede di pregare per padre Isaac Achi, il sacerdote della diocesi di Minna, nel nord della Nigeria, ucciso all’alba di domenica 15 gennaio da un gruppo di banditi che, nel tentativo di entrare nella residenza, scappando hanno dato l’abitazione alle fiamme.

«Preghiamo Dio affinché ci renda un cuore pastorale che soffre e rischia per dare testimonianza» il monito di Francesco. Il suo ricordo poi è andato anche a quanto accaduto in Repubblica Democratica del Congo (che il Pontefice visiterà dal 30 gennaio). Sempre domenica, almeno 17 i cristiani morti in un attentato avvenuto in una Chiesa pentecostale di Kasindi. Centinaia di fedeli si sono riuniti per la cerimonia di un battesimo. Poi l’esplosione e il terrore. L’attentato, che prima il governo ha attribuito ai ribelli delle Forze democratiche alleate (Adf), legati a estremisti islamici, è stato poi rivendicato dall’Isis.

Le parole del Cardinal Zuppi

«Le notizie di violenza e morte che, ancora una volta, giungono dalla Nigeria confermano una situazione tragica, dove la vita umana sembra non avere valore”. È quanto dichiara il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, dopo l’attacco di ieri alla casa parrocchiale della chiesa cattolica di San Pietro e Paolo, a Kafin-Koro, con l’uccisione di padre Isaac Achi. Un altro religioso, padre Collins Chimuanya Omeh, è stato ferito mentre tentava di mettersi in salvo. L’accorrere delle forze dell’ordine ha messo in fuga gli aggressori che però, prima di andarsene, hanno dato fuoco all’abitazione: dalle prime ricostruzioni padre Achi sarebbe dunque morto nel rogo della casa.

«A nome della Chiesa in Italia» afferma Zuppi «esprimo le condoglianze al popolo e alla Chiesa nigeriani, assicurando preghiere per padre Achi, il cui sacrificio è una ennesima testimonianza, fino al martirio, del prezioso servizio che uomini e donne guidati dal Vangelo rendono alla propria gente».  Ieri si è registrato anche un gravissimo attentato a una comunità pentecostale di Kasindi, nel tribolato Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo), dove hanno perso la vita almeno 17 persone.

«Siamo vicini con la preghiera» aggiunge il Cardinale «a queste popolazioni e a questa terra che a fine gennaio accoglierà la visita di Papa Francesco. L’Africa ha bisogno di pace, pace vera, quale condizione basilare per lo sviluppo democratico e socioeconomico. Ai popoli del Continente occorre assicurare, anche con il sostegno della Comunità internazionale, una convivenza pacifica, una vita dignitosa e un futuro nel pieno rispetto dei diritti umani e della libertà religiosa».

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