Editoriale
Care lettrici,
cari lettori,
questo numero di Voce spalanca letteralmente una finestra sul mondo, che a volte ci sembra limitato alle nostre “cosine”. Ma il mondo non siamo solo noi, con le nostre piccole (e poco faticose) rinunce quaresimali o le nostre riunioni («L’organizzazione non basta, è lo Spirito che dà vita alla Chiesa» ha detto papa Francesco all’Udienza di questo mercoledì). Il mondo urla, amiche e amici.
Il mondo ha fame e sete di giustizia, di pace, di speranza. Per capire la natura di questo “urlo” (che noi spesso riduciamo a un lamento sterile) non dovete assolutamente perdervi l’intervista di Alessandro Venticinque a Filippo Agostino, responsabile in Siria della Fondazione Avsi (la trovate qui di fianco, e prosegue anche nella pagine interne… non potevamo tagliarla!). Dice Filippo: «Ci sono famiglie, ricoverate nei nostri ospedali, che sono dimezzate: figlia e padre sono vivi, mentre madre e fratello sono morti sotto le macerie.
Abbiamo 300 mila sfollati e migliaia di vittime, ma ci sono donne che partoriscono e fanno nascere dei bambini. Il nostro lavoro, allora, è prendersi cura dei vivi e dare speranza. Più di ogni aiuto concreto, queste persone ci dicono “grazie” per non averle abbandonate. Per essere ancora lì con loro, e dare speranza. Questo può cambiare il futuro». Riusciamo a renderci conto di quello che sta succedendo, in questo momento? Ecco, sono orgoglioso di questo numero di Voce, perché oltre alle notizie diocesane (sotto forma di articolo o di locandina) abbiamo provato a proporvi una prospettiva che sugli altri media non troverete.
Compreso un Paginone che vi suggerisco davvero di leggere: non siamo solo un giornale di carta… Cristo ci ha promesso di essere con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. A noi interessa “stanarlo”, per poi raccontarvelo. Il resto, carissimi, è fuffa. O inutili riunioni.
direttore@lavocealessandrina.it