Cercasi via di uscita

“La testa e la pancia” di Silvio Bolloli

Lo confesso: questa volta è difficile anche per me dare una risposta ottimistica alla crisi dalla quale l’Alessandria di quest’anno sembra veramente non volere uscire.

All’inizio era facile scagliarsi contro la società per essere andata a nozze con i fichi secchi avendo allestito una formazione di giovanotti senza particolari qualità, all’infuori della buona volontà, affidandola all’ex allenatore della primavera.

Poi, all’apertura della cosiddetta finestra di mercato invernale, qualche correttivo è arrivato, con tre giovani interessanti (soprattutto Christophe Renault e Lamesta) ed altri elementi di esperienza (come Sabbione, Guidetti e Cori): i risultati hanno però seguitato a non pervenire.

Logico quindi che, non potendo modificare squadra, la lente d’ingrandimento si è focalizzata sul volonteroso allenatore che, fino a quel momento, non era finito sul banco degli imputati proprio per la pochezza degli elementi a disposizione ma che è stato il primo a saltare nel momento in cui non soltanto la musica non è cambiata ma il rendimento della squadra è perfino peggiorato.
Si sono così poste le premesse per l’arrivo del nuovo Mister (Maurizio Lauro) con incorporato mutamento del modulo di gioco, ma niente da fare: non solo la vittoria ma persino il pareggio sono rimasti una chimera.

Logico che una rondine non faccia primavera ma, in queste condizioni, vedere la luce in fondo al tunnel comincia diventare un po’ difficile.