Dopo il pareggio contro al Vis Pesaro (2 a 2)
Nessuno si aspettava che sarebbe stato semplice, anzi. Ma dopo il pareggio subito quasi allo scadere nel confronto casalingo con la Vis Pesaro, la strada per l’Alessandria si fa sempre più in salita e il cartello con la scritta salvezza sembra allontanarsi sempre più. Calendario a parte, quella con la squadra di Brevi aveva infatti il sapore, se non dell’ultima spiaggia, quantomeno della sfida decisiva: una partita da vincere a tutti i costi per accorciare le distanze in fondo alla classifica, aumentare il numero delle contendenti in lotta e allungare il più possibile il momento in cui la matematica renderà tutto certezza.
A dire il vero, non si può dire che la squadra non ci abbia provato, visto che la vittoria è sfumata a una manciata di minuti dal termine dopo essere passati per due volte in vantaggio, per di più in inferiorità numerica dal 42’ del primo tempo per una leggerezza (doppio giallo) di Christian Renault.
Di «rabbia e delusione» ha parlato mister Lauro, «perché anche in dieci abbiamo giocato con maturità e determinazione», sottolineando come sia necessario “continuare a lavorare, facendo tesoro degli errori”. Già, perché la graduatoria si fa sempre più complicata: i grigi (26) restano terzultimi a +6 su Aquila Montevarchi e +5 sull’Imolese, che hanno pareggiato rispettivamente con Lucchese e Gubbio, ma le altre stanno facendo meglio, a cominciare dall’Olbia (28) – che si è imposta 3-1 sulla Torres – al San Donato Tavarnelle – capace di uscire vittorioso da Pontedera, e che ha agganciato la Vis Pesaro (30) – fino alla Recanatese, salita a quota 33 dopo il pareggio ottenuto a Siena.
E proprio la formazione allenata da Giovanni Pagliari sarà la prossima avversaria dell’Alessandria: domenica, allo stadio “Nicola Tubaldi”, fischio di inizio alle 14.30.
Marina Feola