Papa Francesco
«Anche oggi, la libertà è minacciata. Come? Soprattutto con i guanti bianchi, da un consumismo che anestetizza, per cui ci si accontenta di un po’ di benessere materiale e, dimentichi del passato, si galleggia in un presente fatto a misura d’individuo». È il monito di papa Francesco, durante la catechesi dell’udienza di mercoledì 3 maggio, dedicata al recente viaggio in Ungheria.
«Questa è la persecuzione pericolosa della mondanità. La porta avanti il consumismo. Ma quando l’unica cosa che conta è pensare a sé e fare quel che pare e piace, le radici soffocano» il grido d’allarme di Francesco: «È un problema che riguarda l’Europa intera, dove il dedicarsi agli altri, il sentirsi comunità, la bellezza di sognare insieme e di creare famiglie numerose sono in crisi, l’Europa intera è in crisi».
Di qui l’importanza di riflettere «sull’importanza di custodire le radici, perché solo andando in profondità i rami cresceranno verso l’alto e produrranno frutti. Chiediamoci, anche come popolo: “Quali sono le radici più importanti della mia vita? Dove sono radicato? Ne faccio memoria, me ne prendo cura?”».