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La testa e la pancia: Epurazioni alessandrine

Recentemente, un celebre foglio locale, descrivendo la situazione dell’Alessandria in procinto di affrontare l’ultima casalinga con il Legnago, e per meglio delinearne le deficienze in organico, tra campo e Dirigenza, aveva usato l’espressione “defezioni ed epurazioni”. Mi ha colpito quest’ultima parola perché, per quanto forte, può ben descrivere la linea con la quale l’attuale management – che pare far capo a Ninni Corda, se non altro sotto il profilo operativo – sta agendo avendo sin dal principio perseguito la chiara finalità di assumere il controllo di tutti i posti chiave, eliminando quelle figure evidentemente non abbastanza “fedeli” rispetto alle direttive del nuovo vertice e ciò indipendentemente dal fatto che avessero lavorato bene (come il precedente Allenatore, Marco Bachini) oppure no. Ho già avuto modo di precisare come tale condotta non sia particolarmente lodevole, perlomeno dal mio punto di vista, poiché lascerebbe in secondo piano il risultato sportivo per privilegiare un assoluto controllo della gestione nelle mani, a quanto pare, del deus ex machina Ninni Corda. L’augurio, ovviamente, è che, alla fine, anche i risultati sportivi arrivino ma, nel frattempo, non sarebbe male ricevere un segnale forte e chiaro anche da parte del nuovo Proprietario, Andrea Molinaro, per ora abbastanza evanescente.

 

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