Nel mio articolo su Avvenire di mercoledì ho parlato di crisi, che si avverte soprattutto nelle città di Provincia, come Alessandria, dove chiude la mitica polleria Boano e anche il caffè accanto al teatro. Eppure le grandi città come Milano e i centri turistici vanno in direzione opposta. Se a Milano c’è stato l’Expo a fare da traino, in provincia quale progetto potrà mai esserci se la testa pensante è stata tagliata? Con la mezza abolizione delle Province e l’accorpamento delle Camere di Commercio si finisce per occuparsi solo d’ordinaria amministrazione. E dire che l’Italia è il Paese dei Comuni, dove i sindaci però non possono essere i manager di un turismo tutto da inventare. Bisognerebbe fare leva su turismo, enogastronomia, storia, che esistono ovunque e che possono trasformarsi in promozione, ma che spesso vengono dimenticati. Ci chiediamo allora cosa faranno i nuovi amministratori, se continueranno l’opera di mortificazione dei corpi intermedi, augurandoci però un deciso cambio di rotta.
Paolo Massobrio