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Post alluvione, è allarme torrenti

Dai paesi

Quasi 100 chilometri di fognature da ricostruire

Tre milioni di euro da investire in un anno, la ricostruzione passa attraverso le nuove reti fognarie che il Consorzio di depurazione delle acque reflue Val d’Orba dovrà riparare e ricostruire in 17 comuni delle valli Orba e Lemme, da Basaluzzo a Gavi passando per Capriata, Castelletto d’Orba, Silvano, Parodi, Mornese, Tassarolo. «Su 100 km circa di tubazioni gestite dal Consorzio – spiega il presidente, Francesco Carboni – il 90% è rimasto danneggiato. Circa 10 km di fognature dovranno essere ricostruiti, in alcuni casi non basterà riparare e sostituire, dovremo anche creare il terreno d’appoggio, sparito con le frane». Dopo giorni di sopralluoghi, si delinea il piano d’azione.

«Per agire il più velocemente possibile, interverremo in più punti con dieci squadre anziché una, perché i lavori sono tutti di estrema urgenza» continua Carboni che conclude: «Tutti i paesi colpiti sono in emergenza, inizieremo dalle situazioni più complesse, partendo da monte verso valle». Serve per salvare i torrenti Lemme e Orba. Compito dell’impianto di Basaluzzo, al confine con Predosa e Capriata in località Iride, è depurare le acque reflue, che la rete convoglia alle vasche di lavorazione dei fanghi per il filtraggio. Ma bisogna fare presto per evitare che il fango sotterraneo si trasformi in un blocco d’argilla e renda irrecuperabili anche le tubazioni sane.

Daniela Terragni

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