Home / Rubriche / Il punto di vista / Quella vocazione, tra pace e gioia

Quella vocazione, tra pace e gioia

Il punto di vista

Un’ordinazione sacerdotale a San Marino

Sabato 1° febbraio 2020. Oggi giornata molto importante! Nel magnifico Centro Mariano, immerso nel verde, a Valdragone, Borgo Maggiore in San Marino, c’è il grande Santuario dedicato al Cuore Immacolato di Maria vicino alla Casa “San Giuseppe”, luogo degli Esercizi spirituali e dell’accoglienza dove si viene per pregare, meditare e contemplare. Siamo un gruppo di diciotto persone accompagnate da Padre Paolo Castaldo, il nostro parroco della chiesa Cuore Immacolato di Maria di Ascoli Piceno, arrivati qui e la prima visione che ci colpisce è la bellezza… Pace e gioia! Partecipiamo all’Ordinazione Sacerdotale di tre frati minori: fra’ Ignazio Faraci, nato a Catania nel 1975; fra’ Lorenzo Del Bene, nato a Pesaro nel 1983; fra’ Carlo Benigni nato a San Benedetto del Tronto nel 1987. Presiede il rito: Sua Eccellenza monsignor Vittorio Viola (Ofm), vescovo di Tortona (AL). Concelebra il vescovo di San Marino, Sua Eccellenza monsignor Andrea Turazzi. Sono presenti al rito dell’Ordinazione Sacerdotale centinaia di persone: parenti, amici, conoscenti e altrettanti sacerdoti venuti da varie parti dell’Italia. Sui palchi superiori del Santuario tanti altri fedeli. Il canto d’ingresso per la celebrazione eucaristica è “Lo Spirito del Signore” che esprime la speranza… “Lo Spirito di Sapienza è su di me per essere luce e guida sul mio cammino… Lo Spirito di fortezza è su di me, per testimoniare al mondo la Sua Parola… Lo Spirito del timore è su di me, per rendermi testimone del Suo perdono… Lo Spirito della pace è su di me e mi ha colmato il cuore della Sua gioia… Lo Spirito dell’Amore è su di me, perché possa dare al mondo la mia vita…”. Il Ministro provinciale dei Frati Minori delle Marche, fra’ Ferdinando Campana, presenta al vescovo e alla comunità i frati che devono essere ordinati presbiteri e al loro «Eccomi!» la commozione è generale!

Segue l’omelia del vescovo Vittorio, appassionata e coinvolgente: «Rimanete nel suo Amore!… Siate servi, pastori, sacerdoti, annunciatori della Buona Notizia! Riempite il mondo e non solo parlate di Gesù, ma parlate come Lui dando perdono e misericordia per i penitenti… Rimanete nella fornace ardente di Gesù!… Abbiate conoscenza di Dio in comunione con il cuore di ognuno… Siate docili, disponibili, non trattenete niente per voi… Coinvolgetevi pienamente nel partecipare all’Amore! Nei gesti dell’Ultima Cena il popolo di Dio vi mangerà perché ha fame di Lui… Siamo sopraffatti dal tuo Amore, o Dio. Immergiamoci e rimaniamo in Te…». Seguono gli impegni degli eletti e alle domande del Vescovo rispondono «Sì, lo voglio». Rispetto e obbedienza al Vescovo diocesano e al legittimo Superiore: «Sì, lo prometto». Il Vescovo invita tutta l’assemblea alla preghiera e seguono le litanie dei Santi. Davvero i Santi protettori possano aiutare questi nuovi presbiteri a seguire sempre la Via Maestra proposta da Gesù, Figlio del Dio vivente. Seguono tutti i riti previsti: l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione, la vestizione degli abiti sacerdotali, l’unzione crismale, la consegna del pane e del vino. L’abbraccio e il bacio di pace sono i momenti più suggestivi e tutti i presbiteri presenti fanno altrettanto. Segue la liturgia eucaristica, ma non è ancora la conclusione. Ognuno dei presbiteri esprime all’assemblea un pensiero. Fra’ Ignazio dice: «Dobbiamo spendere tutta la vita per voi, il dono che abbiamo ricevuto oggi appartiene a tutti voi, approfittatene, non lasciateci soli!!».

Fra’ Lorenzo: «È un dono l’uno per l’altro». Fra’ Carlo: «Verità e semplicità per noi e per tutti». L’evangelista Giovanni (cfr. Gv 15,16) ha scritto: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto». Questo è l’augurio più bello che si possa rivolgere ai nuovi eletti. Anch’io, commossa, unisco il mio rivolto a tutti e tre baciando le loro mani: “Siate sempre santi per aiutare anche noi laici ad essere santi, perché il mondo ha bisogno di santità”. Nella Casa San Giuseppe ci attende un fraterno incontro conviviale. Grati per questa magnifica esperienza, vissuta in armonia, ritorniamo a casa con la gioia nel cuore.

Adriana Verardi Savorelli

Check Also

Virus, batteri e influenze invernali: i consigli della pediatra Sabrina Camilli per combatterli (prima e seconda puntata)

Il freddo invernale sta già bussando alle porte e sicuramente aumenterà la necessità dei nostri …

%d