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«Una modalità nuova, segno di comunione»

Intervista a padre Giorgio Noè

«Nel mare magnum dei contenuti più o meno sensati che si possono trovare sulle bacheche di Facebook, la Diocesi di Alessandria ha provato a portare una parola buona, un messaggio di speranza, nel concreto una messa in streaming» ci racconta padre Giorgio Noè (nella foto) della parrocchia Natività di Maria di Spinetta Marengo. Prosegue il “tour” del vescovo Guido Gallese per le chiese di Alessandria, per concelebrare assieme ai parroci e trasmettere la funzione online. Dopo la tappa a Sant’Alessandro del 7 giugno, sabato 13 maggio sarà la volta della parrocchia di padre Giorgio, che siamo andati a incontrare.

Padre Giorgio, sappiamo che voi durante il lockdown avete messo in campo Messe online e video-messaggi per i vostri fedeli: come vi siete organizzati per la Fase 2?
«Mossi da quello che ha detto papa Francesco, ovvero che “Chiesa, sacramenti e popolo di Dio devono essere vissuti fisicamente” e che le messe online andavano bene per i tempi di emergenza, abbiamo interrotto le trasmissioni online. Personalmente ho raccolto tanti pareri e considerazioni in merito: molte erano di rammarico, perché con questi contenuti social si dava la possibilità a tante persone di essere raggiunte a casa loro da una parola buona, da un bel segno. Non ho la pretesa di dire che avvenisse anche con le nostre messe (ride). Ora come ora ci troviamo davanti a questo indirizzo dato dal Papa, ma dobbiamo fare i conti con una modalità nuova con cui abbiamo preso dimestichezza e che ha una sua utilità».

Ci puoi raccontare come vi siete accorti delle potenzialità delle Messe online?
«A noi è capitato di essere seguiti da persone che normalmente non frequentavano la chiesa e che ci hanno “scoperti” con la celebrazione in streaming, e da persone che in ufficio si ritagliavano il tempo per pregare assieme a noi. Il gradimento lo abbiamo potuto “misurare” dai vari commenti e cuoricini che le persone lasciavano su Facebook, in diretta e dopo: tutti segni di un popolo che si fa reale. Il lockdown ci ha insegnato a sentirci comunità al di là degli spazi che conosciamo: con i mezzi tecnologici questa percezione si è fatta più viva. Con un po’ di dispiacere abbiamo dovuto dire loro che non era più possibile. Lasciar perdere completamente questo strumento a mio avviso è un errore: abbiamo scoperto che il popolo di Dio è raggiungibile anche in questo modo. Il fatto poi che il vescovo celebri anche online è un modo che ha per “entrare” nelle case delle persone: se loro non possono venire in chiesa, è lui che si fa prossimo a loro. Lui è il primo riferimento, la guida della Chiesa di Alessandria. Noi siamo i suoi collaboratori e partecipiamo del suo sacerdozio: concelebrare con lui è un segno di comunione, come lo è anche quel pezzettino di ostia consacrata che si mette nel calice. Anticamente quel pezzetto di pane rappresentava la comunione con il vescovo».

Come è andata la ripresa delle Messe dal vivo?
«Grazie al supporto dei volontari va tutto bene: le persone sono abituate, vengono in chiesa con la mascherina e si igienizzano correttamente. Sul flusso, ci aspettavamo qualcosa di più: non voglio farne una questione di numeri, ma le persone percepiscono ancora il pericolo, lo si nota».

Nelle vostre parrocchie, come vi siete organizzati per i centri estivi?
«Noi li facevamo tutti gli anni nella baita che ha la parrocchia in Valtournenche, ma quest’anno per le tre parrocchie che gestiamo li abbiamo dovuti sospendere perché non abbiamo abbastanza educatori e non riusciremmo a far rispettare tutte le norme. Continuiamo il percorso con i ragazzi del post Cresima, dai 13 ai 17 anni. Faremo un paio di incontri alla settimana per tutto il mese di luglio, cercando di mantenere un contatto con loro e il lavoro fatto durante l’inverno».

La Messa in diretta

– Domenica 14 giugno alle 10.30, S. Messa dalla parrocchia Natività di Maria a Spinetta Marengo
– Domenica 21 giugno alle 11.30, S. Messa dalla parrocchia di San Perpetuo di Solero
– Domenica 28 giugno alle 10, S. Messa dal duomo di S. Maria Maggiore di Valenza

Zelia Pastore

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