“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli
…E gli anni passano! Ricordo, sorrido e pure mi commuovo. Rivedo fotografie di persone conosciute, alcune delle quali non sono più in questo mondo. La buona salute fisica è sempre auspicabile, mai però quanto quella spirituale. Sentirmi in pace con me stessa e con il prossimo è la mia aspirazione per cui vale la pena di agire soffrendo. Lavorare per la pace è fare guerra a me stessa, spogliarmi del mio rispettabile “io” per vestirmi del poco rassicurante “noi”.
«Gesù non è venuto a insegnare una filosofia, un’ideologia… ma una “via”, una strada da percorrere con Lui e la strada s’impara facendola, camminando. Sì, cari fratelli, questa è la nostra gioia: camminare con Gesù». Le parole di papa Francesco mi fanno pensare che ho camminato tanto e in verità sono un po’ stanca. Sarà perché ho raggiunto l’età in cui mi rendo conto che le forze fisiche non sono più quelle della beata gioventù, sarà perché la fatica del cammino bussa alla porta del cuore, lo sollecita a percorrere scorciatoie più facili e meno impegnative…
Ho, però, gran desiderio di andare ancora avanti perché mi piace vivere e camminare, nonostante le difficoltà. Non sono sola durante il cammino perché Lui è con me, non mi abbandona, non si stanca del mio lamento, non mi rimprovera, non si arrabbia; mi segue paziente, misericordioso e quando la mia fatica si fa rovinosa, sono sicura che mi prende in braccio con infinita tenerezza. E poi ci siete voi, care amiche e cari amici, presenza tanto importante!
Il 2020 è l’anno del Covid-19, non lo dimenticheremo mai! All’inizio del mio scrivere accennavo alla buona salute fisica auspicabile, dono di cui è doveroso ringraziare il Signore, ma va tutelata quando è possibile. Qui in Ascoli è sorta una lodevole iniziativa, gratuita, resa pubblica da un messaggio del sindaco in collaborazione con l’Asl. Si tratta di una campagna informativa per favorire il consenso dei cittadini ad effettuare il tampone per sapere se si è positivi o meno al Covid-19. Mio marito ed io siamo andati fiduciosi nella speranza, confermata, d’avere risultato negativo. Ho notato con piacere organizzazione e cortesia da parte degli operatori sanitari, impegnati a creare un’atmosfera serena e tranquilla per tutti.
Nessuno può dire «a me non capita questo accidente». Il malefico virus agisce come gli pare e piace e può colpire anche chi ritiene d’aver preso tutte le precauzioni possibili per evitare il contagio. Non si è certi di nulla in questo mondo, ma la prudenza è necessaria. Ecco come contribuire a proteggere la nostra salute accettando le proposte di chi si prende cura di noi. Vi saluto con affetto e vi auguro un buon Natale. Non pensiamo a ciò che ci manca, ma a Chi abbiamo sempre vicino e che niente e nessuno potrà mai toglierci: Gesù, la nostra speranza che non fallisce mai.