Danni nell’alessandrino
L’emergenza maltempo, per le violente piogge di lunedì 4 ottobre, ha causato diversi danni nella provincia di Alessandria. In città la situazione è rimasta sotto controllo, nonostante la piena del fiume Bormida. Martedì è stato riaperto il ponte, sulla strada statale 10 che collega Spinetta Marengo ad Alessandria, che lunedì era stato chiuso in via cautelativa. Non si sono registrati, invece, incrementi significativi lungo l’asta del Po e del Tanaro.
Sempre lunedì, una frana ha invaso la carreggiata vicino alla galleria Broglio: immediata la chiusura dell’autostrada A26, tra Masone e Ovada in direzione Alessandria, poi riaperta martedì mattina. Per precauzione martedì le scuole dell’alessandrino sono rimaste chiuse. Danni ben più grossi hanno fatto lo Stura e l’Orba.
Complessa la situazione a Ovada: dove lo Stura ha raggiunto i livelli di guardia e le strade sono allagate, e il torrente Orba nel tardo pomeriggio di lunedì è esondato, coprendo di fango il Centro sportivo Geirino. Sommersi il campo da calcio e la pista di atletica, l’acqua è arrivata alla piscina, al palazzetto e all’ostello, dove erano alloggiati tre anziani, trasferiti all’Ospedale di Ovada. Lo Stura è uscito dall’altra parte della città, bagnando piazza Nervi, in prossimità di piazza Castello. Proprio dove l’Orba si beve lo Stura, l’onda si è alzata.
L’Orba ha fatto danni anche a Silvano d’Orba, facendo rimanere chiusa la via Oltre Orba. In prossimità del rio Albedosa a Capriata, è stato chiuso lunedì il “bypass” che sostituisce il ponte della 155 in fase di ricostruzione dopo l’alluvione del 2019. A Predosa il torrente è salito più che due anni fa, danneggiate due abitazioni. Mentre a Casal Cermelli 14 persone sono state sfollate in via Frugarolo e alloggiate per una notte nella ex scuola, martedì sono tornate a casa. Ma continua la conta dei danni.
Daniela Terragni