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Quarant’anni… spesi bene!

Movimento adulti scout cattolici italiani

Nell’estate del 1981 un gruppo di adulti, ex scout e genitori di ragazzi scout, convergendo sulla volontà di realizzare nel quotidiano i valori proposti dallo scautismo, dopo diversi incontri preliminari, formarono in Alessandria il primo gruppo piemontese di scout adulti. Precedenti tentativi ed esperienze di scautismo adulto in Piemonte si erano concluse da tempo. La sera del 16 settembre 1981, nella chiesa di Santa Lucia, sede storica dello Scautismo alessandrino, vide la luce la Comunità cittadina di Adulti scout aderente al Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani).

Il gruppo, secondo gli insegnamenti di BadenPowell, ideatore dello Scautismo, si proponeva di vivere nel quotidiano e di promuovere nell’ambiente sociale circostante i valori di impegno, competenza, lealtà, disponibilità, partecipazione e fratellanza, in un contesto di autoformazione continua vissuta attraverso la comunità, la fede e il servizio al prossimo. Particolare attenzione, disponibilità e fattiva collaborazione è stata fornita nel tempo a sostegno e supporto delle esigenze dei gruppi dell’Agesci, Associazione guide e scout cattolici italiani, della città di Alessandria e alle necessità del territorio, senza tralasciare i peraltro numerosi impegni nazionali del Movimento.

Questo a partire già nel 1983, con la base logistica di Alfedena, uno dei tre sottocampi del primo Campo nazionale degli Esploratori e Guide (ragazzi e ragazze dai 12 ai 16 anni, ndr) dell’Agesci, provvedendo alla fornitura giornaliera di viveri a circa 4.000 ragazzi sparsi tra i comuni di Alfedena, Barrea, Pizzone, nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Nel 1986 con la presenza sia come Capi Unità con i ragazzi che come supporto all’organizzazione logistica del campo, alla Route nazionale rover e scolte dei Piani di Pezza, dove Giovanni Paolo II incontrò i giovani della fascia d’età 16-20 anni.

E ancora: a Roma per la consegna della “Luce della Pace da Betlemme” a papa Benedetto XVI; a Roma con i volontari in servizio per il Giubileo straordinario dell’anno 2000; ai grandi incontri nazionali del Masci e alle assemblee nazionali (Roma, Assisi, Fiuggi, Torre Canne, Salerno, Bardonecchia, Centenario della nascita dello Scautismo, Centenario dello scautismo cittadino); a Lourdes con i pellegrinaggi diocesani in servizio agli ammalati e ai pellegrini, insieme con l‘Oftal.

Senza tralasciare i servizi, in collaborazione con la Protezione Civile e a supporto del territorio, in occasione delle Emergenze profughi, dell’Alluvione del 1994, e molte altre. Tutto questo in una continua attività di promozione per la nascita di nuove Comunità e i contatti e gli incontri con altre Comunità piemontesi, lombarde, liguri, emiliane di Adulti Scout.

Dal 1981, anno della sua costituzione, ad oggi, la Comunità Masci alessandrina si è “naturalmente” ridimensionata; molti sono i fratelli e le sorelle scout che ci hanno preceduto sul sentiero che porta alla Casa del Padre e la perdurante mancanza di nuove adesioni, unita ai crescenti impegni familiari “da nonni” e, non ultima, l’età, hanno lasciato il segno. Ma coloro che oggi continuano a far parte della Comunità, fedeli alla “Promessa” fatta, perseverano nel lasciare le tracce sul sentiero del proprio Servizio, fedeli ai valori Scout, certi che, nel tempo, altri le scopriranno e le seguiranno.

Per celebrare questi 40 anni, è stata allestita una mostra relativa ai servizi significativi effettuati dalla fondaz90ne fino a oggi. La si può trovare nella cappella intera nella chiesa di Santo Stefano, ad Alessandria, da sabato 9 ottobre a domenica 7 novembre. Le aperture saranno nei giorni di sabato e domenica, gli orari saranno i seguenti: sabato dalle 15 alle 18, e domenica dalle 9 alle 12. L’ingresso sarà libero.

Paolo M. Grossholz

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