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Da Dalle Vedove a Di Gennaro

“La testa e la pancia” di Silvio Bolloli

Sarebbe facile, ma forse un po’ troppo banale, titolare questo corsivo con “E vennero i tre punti” dopo quello del precedente numero che aveva, giustamente, celebrato il primo risultato utile dell’Alessandria dopo un filotto di cinque scoppole consecutive.

Ma la vittoria casalinga contro un Cosenza che nel primo tempo aveva pure destato più d’una preoccupazione per la capacità, insidiosa, dei calabresi di infilarsi in velocità tra le maglie talvolta un po’ troppo larghe del centrocampo mandrogno ha avuto ulteriori risvolti positivi non solo perché ha rappresentato la prima vittoria (dopo oltre un mese di campionato), ma anche perché è stata la prima gara a reti inviolate dopo giornate in cui era sembrato pressoché impossibile riuscire ad evitare anche solo un clamoroso svarione della retroguardia.

Tuttavia, fatte salve le predette due considerazioni, c’è stato un altro fattore che ha reso ancor più suggestivo il luminoso sabato di calcio in riva al Tanaro: alludo all’appuntamento con la storia, l’ultimo di una serie a cui l’Alessandria di Di Masi ci ha abituati diverse volte nel corso degli ultimi anni, tanto che si trattasse della semifinale di Tim Cup, quanto della conquista della Coppa Italia di Serie C, o del ritorno in serie cadetta. Correva infatti il 22 giugno dell’anno 1975 quando i Grigi ottennero l’ultima vittoria casalinga contro la Sambenedettese grazie ad una rete dell’indimenticato Dalle Vedove e al raddoppio di Daleno nel secondo tempo.

Molte cose sono cambiate nel mondo e nella nostra piccola, certamente amata, città, dalla metà degli Anni 70 al terzo decennio del XXI secolo ma chiunque ha avuto il privilegio di assistere alla vittoria casalinga contro il Cosenza ha potuto essere testimone diretto di un unico filo (grigio) che, quasi per incanto, ha congiunto i tronconi di quarantasei anni di storia...

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