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Festival delle arti recluse

Carceri alessandrine

Da lunedì 29 novembre a domenica 12 dicembre è in programma ad Alessandria Artiviamoci, il Festival delle arti recluse. Organizzato dall’Ics ets (Istituto cooperazione sviluppo), insieme con l’istituto penitenziario “Cantiello e Gaeta” e la casa circondariale di Piazza Don Soria, questo evento ha lo scopo di presentare alla città le opere realizzate dai detenuti nelle carceri alessandrine. Dopo lo stop forzato, a causa della pandemia, dello scorso anno, nel 2021 si terrà la terza edizione dal titolo “Orizzonte“. Tanti gli eventi organizzati con il patrocinio del Comune di Alessandria, Coompany&Coperativa sociale, Azienda ospedaliera, Fuga di sapori, Iss Saluzzo Plana, Cultura e sviluppo, CulturAle, Lions, e Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (Cpia) di Alessandria e Casale Monferrato.

Si parte con la mostra “L’orizzonte” a cura dei detenuti, inaugurata il 29 novembre, che sarà aperta fino al 12 dicembre, presso la serra della Ristorazione sociale (Viale Milite Ignoto 1/a, Alessandria). Gli orari di visita saranno dalle 11 alle 16, nei giorni di funzionamento della Ristorazione. Durante l’apertura della mostra sarà anche possibile ascoltare la proiezione di “Le voci dentro – Testimonianze da un carcere di sicurezza“, realizzata dal laboratorio “Almeno Uno” della sezione collaboratori di giustizia.

Venerdì 3 dicembre alle 16.30, il colloquio “Cara scuola ti scrivo…” con fra Beppe Giunti alla sala della Ristorazione sociale. Fra Beppe è una presenza dialogante all’interno della sezione collaboratori di giustizia. Da questa esperienza ha pubblicato due testi: “Padre nostro che sei in galera” e “Donne che guardano in faccia”.

Lunedì 6 dicembre alle 11, i detenuti di Artiviamoci donano all’Ospedale infantile ”Cesare Arrigo” il terzo pinocchio. Quest’opera è destinata a completare la serie dei tre pinocchi (270×135 centimetri) per le tre rampe di scala dell’infantile. Sempre lunedì 6 dicembre, alle 16.30, nella nuova sala conferenze del Parco Pittaluga si terrà un incontro di riflessione sulla pena, anche in presenza di alcuni detenuti artisti. Parteciperanno anche la direttrice degli istituti penitenziari alessandrini, Elena Lombardi Vallauri; i garanti dei diritti dei detenuti del Piemonte e di Alessandria, rispettivamente Bruno Mellano e Alice Bonivardo; il Gip il Tribunale di Alessandria, Stefano Tacchino, e il presidente Camera Penale di Alessandria, Roberto Cavallone.

Al centro di questa terza edizione anche anche il laboratorio “Vocali – Dalla mano alla bocca“. Durante il Festival le sezioni dei corsi di alfabetizzazione della casa di reclusione di San Michele collaboreranno con il laboratorio Artiviamoci, per creare un alfabetiere. Gli elaborati prodotti da questi quattro incontri saranno esposti alla Ristorazione sociale.

Protagonista dell’incontro di venerdì 10 dicembre alle 15.30, presso il teatro all’interno del carcere di San Michele, sarà Andrea Valente. Lo scrittore, che ha lavorato per un lungo periodo con i detenuti del carcere minorile di Nisida (Napoli), porterà la sua esperienza dialogando con la realtà carceraria alessandrina, partendo proprio dalle potenzialità liberatorie dell’arte della narrazione. Le persone esterne che intendono partecipare dovranno farne richiesta inviando i loro dati a icsonlus@gmai.com.

Alle ore 20, del 10 dicembre, alla Ristorazione sociale appuntamento con la “Cena solidale galeotta” (20 euro), con proiezioni e musica. È possibile prenotare al 334 195 1774.

Durante il Festival verranno fatti conoscere i prodotti dell’economia carceraria a cura di “Fuga di sapori” e le attività agronomiche dentro e fuori le mura del carcere. Ma anche il progetto “Questa terra è la tua terra“, un percorso di sostenibilità ambientale che lega StrAlessandria, Giardino Botanico del Comune e le attività agronomiche dell’istituto penitenziario “Cantiello e Gaeta”.

Leggi anche l’intervista alla direttrice delle carceri:

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