La scorsa settimana, complice anche la giornata nebbiosa, stavo scorrendo un po’ sconsolato la cronaca, fra l’arresto di Raffaele Marra, alto dirigente del Comune di Roma e uomo di fiducia del sindaco Raggi, l’autosospensione del sindaco di Milano in quanto lo stesso risulterebbe raggiunto da un avviso di garanzia per fatti relativi all’EXPO, l’ultimo scandalo nella sanità lombarda, le disavventure di Banca Etruria, qualche faccenda di criminalità organizzata e via discorrendo, quand, l’occhio mi è caduto sulla buona notizia della settimana. Ci voleva proprio! Il Comune di Marano Vicentino, borgo di circa diecimila anime perso fra le campagne del profondo Nord, ha vinto il concorso per il Comune più virtuoso d’Italia. E per farlo, non ha dovuto chiedere l’aiuto di nessuno né tanto meno spendere milioni di euro… Semplicemente, ha applicato la ricetta giusta; un po’ di passione, un po’ di buona volontà e tanto buon senso. Pensionati che accompagnano gli scolari a scuola a piedi, per evitare code e scarichi di auto guidate da madri stressate, microchip nei sacchetti di rifiuti perché ognuno paghi secondo quanto produce, percorsi guidati fra le cascine del circondario per valorizzare i prodotti locali, recupero delle aree dismesse e così via. Il sindaco ha rinunciato al proprio stipendio, devolvendo lo stesso per pagare, e vincere, una causa contro una direttiva che minacciava di lasciare mano libera all’inquinamento del territorio comunale e per favorire le aggregazioni fra gli artigiani locali. Fare bene, quindi, è ancora possibile, con l’impegno di tutti e qualche sacrificio, e questa ne è la piccola ma lampante dimostrazione. Ma la notizia migliore è quella che riguarda le motivazioni che hanno spinto tutto il paese a darsi tanto da fare: dobbiamo pensare ai toseti, ai bambini, come dicono gli abitanti di Marano, perché il futuro è il loro e bisogna impegnarsi affinché sia il meno grigio possibile. Loro sì, che hanno capito tutto! Buon Natale!
Gian Luca Lamborizio