Ogni storia d’amore è unica, ogni matrimonio è diverso: quando la coppia va in crisi, però, la cultura moderna suggerisce una sola strada, sempre la stessa: troncare, riappropriarsi della propria
identità di singoli, alla ricerca di nuove avventure e di nuove emozioni. Paradossalmente, proprio l’idea di salvare una relazione dal naufragio è diventata quasi un “tabù”, tra divorzi sempre più brevi, agevoli e, magari, convenienti.
Un tabù al quale si ribella, dal 1977, l’esperienza di una comunità, nata in Canada e poi sbarcata anche in Italia, dall’evocativo nome francese: “Retrouvaille”, reincontrarsi.
Tutta la proposta di Retrouvaille gravita intorno alla convinzione che il superamento della crisi possa passare attraverso un nuovo incontro della coppia: un dialogo che, invece di concentrarsi su un passato fatto anche di reciproci torti e scorrettezze, guardi al futuro per mezzo della riconciliazione. Un obiettivo ambizioso: a Retrouvaille sono però convinti dell’efficacia del proprio metodo, basato sulla testimonianza di altre coppie che, attraverso il programma, hanno dato nuova vita alla loro relazione. La proposta, articolata in un weekend “intensivo” ed in incontri periodici, non vede infatti la partecipazione di esperti o terapeuti, ma la testimonianza di coppie che sono riuscite a dare nuova vita alla propria unione. Ai partecipanti non viene, infatti, richiesto di condividere aspetti privati della propria vita, né di sottoporsi ad analisi: per ritrovare se stessi ed il proprio partner, secondo il metodo di Retrouvaille, è sufficiente capire di non essere soli, e superare l’idea che la separazione sia inevitabile; il resto verrà dalla rinnovata intesa della coppia. Il metodo, stando alle statistiche, pare essere particolarmente efficace: oltre il 70% delle coppie coinvolte, spiegano gli organizzatori, decide di riprendere la convivenza e di ristabilire un’unione più forte e felice di prima. Il prossimo weekend dedicato alle coppie in crisi del Piemonte si terrà ad Alba, in località Altavilla, dal 29 settembre al primo ottobre: tra gli animatori dell’incontro Tiziano e Federica, una coppia di sposi “salvata” da Retrouvaille: «Quando ci siamo sposati – spiega Tiziano – mi sentivo felice e pieno d’amore: pensavo che nessuno ci avrebbe mai diviso, ma dopo la nascita dei nostri tre figli le cose cambiarono; mi sentivo spesso aggredito, frustrato: mi concentravo sul lavoro alla ricerca di gratificazione.
Mi stavo allontanando: non avevo però il coraggio di esprimermi, non volevo litigare. Iniziai, semplicemente, a convincermi che il mio matrimonio era al capolinea: finii per avviare una relazione extraconiugale con una collega».
La scoperta del tradimento fu, per Federica, una pugnalata: «Mi sentii umiliata, buttata via, calpestata. Il dolore fu atroce, ma dentro di me c’era una forza soprannaturale che mi faceva andare avanti per tenere unita la mia famiglia».
Poi la scoperta del programma Retrouvaille, e la proposta al marito che, provvidenzialmente, accettò: «Durante il primo weekend ho capito di non essere sola: sarei tornata anch’io a sorridere. Quando è venuto il momento di affrontare apertamente la questione del tradimento, ho sentito che Tiziano toccava la mia ferita, mi sono commossa e ho aperto il cuore ai suoi sentimenti.
Ci siamo messi a nudo come non abbiamo mai fatto, e ci siamo perdonati».
Quanto conta, in tutto questo, la dimensione cristiana? «Il programma ha una chiara impronta cattolica – spiegano Roberta e Giovanni, un’altra coppia “ritrovata” – ma nulla viene imposto: siamo aperti anche a chi non ha un cammino di fede. Anche la presenza del sacerdote non è per “catechizzare”: è qui per testimoniare le difficoltà e le risorse che, come ogni uomo, trova nel rapporto con la sua Sposa: la Chiesa, la comunità.
Certo, la fede è una marcia in più, e in tanti, come noi, al termine del programma, hanno scoperto una vita spirituale attiva e feconda: per iniziare, però, è sufficiente aver fiducia
nel metodo proposto».
Come fare per partecipare al programma? «Chi fosse interessato può chiamare, anche separatamente, il numero verde 800.12.39.58 o, da cellulare, il 346.22.25.896, per concordare ogni dettaglio pratico. C’è anche un sito, www.retrouvaille.it, per le informazioni generali».
Eugenio Licata