La pancia prova finalmente soddisfazione. Sì, la pancia del tifoso finalmente gode nel vedere come l’Alessandria di Michele Marcolini sembri aver relegato al cassetto dei cattivi ricordi i tre mesi di gestione Stellini-Sensibile caratterizzati da poche luci e molte, moltissime ombre. Il peggio è quindi definitivamente alle spalle? Oggi possiamo serenamente affermare di sì, ma questo significa che l’Alessandria sia destinata ad un luminoso avvenire? La testa impone cautela anche perché, se con Marcolini si è finalmente visto un vento nuovo, non è che i problemi siano stati completamente risolti e che le cose abbiano preso la piega del trionfo. Ciò per due ragioni: innanzitutto perché la cosiddetta campagna di rafforzamento dell’Alessandria (per fortuna non ancora terminata) prodotto i risultati fino ad ora sperati tant’è che i due nuovi acquisti, Emanuele Gatto e Luca Barlocco, Domenica scorsa sedevano in panchina e dei due solamente il primo ha fatto una comparsata nel corso del secondo tempo, pur mostrando alcune discrete iniziative. Gatto, uomo conosciuto e apprezzato dall’Allenatore, va purtroppo ad affollare il reparto in assoluto più congestionato della rosa – quello dei centrali di centrocampo – mentre Luca Barlocco, che ben conosciamo avendo militato in maglia grigia lo scorso anno, va a colmare una lacuna importante quale quella del ruolo di terzino sinistro ma non è certamente un fulmine di guerra anche se potrà dare un utile contributo. L’altra ragione di perplessità deriva dall’impiego del modulo, quel 4-3-3 sul quale sembra avere recentemente ripiegato Michele Marcolini che, personalmente, non mi ha del tutto convinto, specie dopo aver notato Marconi e Sestu spaesati in un attacco in cui Gonzalez ha saputo far reparto da solo e aver constatato i numerosi errori di Nicco in fase di impostazione. Insomma, il progetto non è stato ancora completato ma sicuramente, dopo le pessime scelte dell’estate scorsa, la strada giusta è stata imboccata.
Silvio Bolloli