Non accadeva dal 1927. E se per espugnare il ‘Picchi’ ci sono voluti novant’anni, a Pablo Gonzalez sono bastati otto secondi per vedere il proprio nome sul tabellone e indirizzare una partita, che definire complicatissima è un eufemismo, nel miglior modo possibile. Gol seguito da novantacinque minuti di grinta e determinazione, di cuore e cervello. Novantacinque minuti ‘da squadra’. “Chiaramente andare subito in vantaggio ci ha agevolati – il commento del mister – però ho visto la squadra che speravo alla vigilia. Un gruppo che ha combattuto come se fosse l’ultima gara della stagione e sappiamo che, quando mettiamo questa determinazione e questa grinta, le nostre qualità tecniche e anche di corsa vengono esaltate. Di fronte avevamo una formazione fortissima, ma abbiamo fatto una prestazione gagliarda e abbiamo avuto pure qualche occasione per poter raddoppiare, seppure sia stato il Livorno a tenere spesso il pallino del gioco. Venire qui e giocare alla pari contro l’undici che sta dominando il campionato ci deve servire da stimolo per aumentare la consapevolezza, che non signifi ca ovviamente snobbare gli altri incontri, ma aff rontarli tutti nel modo giusto”. Sul fronte mercato, intanto, dopo l’addio di Bellomo, Branca, Casasola, Agazzi e Bunino e l’arrivo di Bellazzini e Ahmed-Kadi, al momento in cui chiudiamo il giornale per andare in stampa manca l’uffi cialità sugli ultimi movimenti, l’attaccante Chinellato in primis così come il difensore Adorni. Quel che è certo, è come il primo ko casalingo della capolista (50) abbia di fatto riaperto il campionato, seppure le dirette inseguitrici non abbiano saputo approfi ttarne appieno: non il Siena (44), fermato sul pareggio (1-1) dal fanalino di coda Gavorrano, non
Viterbese (41) e Pisa (40), che si sono annullate a vicenda fermandosi sullo 0-0, e nemmeno la Giana (33), che ha pareggiato (1-1) a Cuneo e si è fatta raggiungere in classifica dal Monza, vittorioso in casa con la Lucchese. Forte del sesto successo consecutivo, l’Alessandria sale invece a quota 30, un punto sotto l’Olbia (1-1 in casa con la Carrarese) e uno sopra il terzetto formato da Carrerese, Piacenza (corsaro ad Arezzo) e Pistoiese (sconfitta dal Pro Piacenza). Adesso, ad attendere Gonzalez e soci, un’altra sfida complicata, quella con il Siena di mister Mignani. Al Moccagatta, domenica, fischio di inizio alle 14.30, con i grigi che scenderanno in campo con un Borsalino in testa. Dopo il match con il Pontedera, quando era stato il pubblico ad essere invitato ad andare allo stadio con il cappello come si faceva una volta, un altro segnale importante per accendere i riflettori sulla difficile situazione attraversata da un’azienda e un marchio unici al mondo.
Marina Feola