Carmine Passalacqua è il coordinatore del club reale Vittorio Amedeo II e della delegazione alessandrina delle Guardie d’onore alle reali tombe del Pantheon. Ricopre altresì la carica di presidente della commissione cultura del Comune di Alessandria. È lui il “mandrogno” che andiamo a intervistare.
Carmine, monarchici si nasce o si diventa?
«Da piccolo avevo trovato in casa un libro che parlava di Umberto II, e rimasi molto addolorato quando il re morì nel 1983. Cercai allora la sede dei monarchici, e la trovai nel negozio di cornici dei signori Vogogna in via Parma. Lì vidi esposto in vetrina un quadro listato a lutto del sovrano appena scomparso. Entrai e chiesi di acquistarlo. Naturalmente non era in vendita, ma la proprietaria soddisfò la mia curiosità mostrandomi nel retro diversi quadri dei Savoia. La scintilla era scattata: iniziai a partecipare alla messa che annualmente viene celebrata nell’abbazia francese di Hautecombe, aderendo così al gruppo monarchico».
Sei stato il promotore dell’intitolazione alla principessa Mafalda di una piazza al quartiere Pista.
«Subito dopo l’istituzione del giorno della memoria, chiesi al sindaco Francesca Calvo di intitolare uno spazio alla sfortunata principessa morta nel campo di concentramento di Buchenwald. La scelta cadde sulla ex piazzetta Napoli. Il sindaco fu altresì d’accordo nel collocarvi un busto in bronzo dedicato a Mafalda, che inaugurammo il 27 maggio 2001 alla presenza delle principesse Maria Gabriella di Savoia e Mafalda d’Assia».
Fai anche parte dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. Qual è la sua missione?
«Si tratta di una testimonianza, di un servizio volontario e gratuito vicino alle tombe reali situate in uno dei monumenti più visitati al mondo. L’abito deve essere decoroso, possibilmente scuro. Da qualche anno abbiamo aggiunto un mantello di panno con lo stemma di casa Savoia. L’Istituto, nato nel Risorgimento, ha avuto illustri adepti del nostro territorio, quali l’acquese Giuseppe Saracco e l’alessandrino Urbano Rattazzi».
Attualmente ricopri la carica di presidente della Commissione Cultura del Comune. Quali sono le iniziative in cantiere?
«Ci siamo concentrati sugli eventi legati all’850° compleanno della città. Personalmente ho provveduto a effettuare diverse audizioni per conoscere e valorizzare i progetti delle tante associazioni culturali che operano in Alessandria».
Di recente ti vediamo impegnato nella recitazione. Si tratta di un nuovo interesse?
«S’innesta su un’antica passione, quella per il canto lirico. Avevo già recitato in una piccola compagnia della parrocchia della Pista, ma soltanto negli ultimi tempi sono stato contattato da alcuni amici per entrare a far parte del gruppo artistico “Ostinata Passione”, che ha messo in scena un musical dedicato a Tosca in una innovativa versione ambientata negli anni ’40».
Mauro Remotti