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La testa e la pancia – Cinque punti e metà classifica: e adesso?

Che cosa hanno detto le prime cinque partite di Campionato (anche se l’Alessandria ne ha disputate solo quattro essendo stata la Pro-Vercelli ancora sub judice)?
Che i Grigi sono riusciti a portare a casa cinque punti (poco più di uno in media a partita), avendo totalizzato una sconfitta, una vittoria e due pareggi e che, se da un lato ha incassato quattro reti, dall’altro ne ha sapute fare altrettante.
In altre parole, i numeri stanno dicendo che questa è una squadra da metà Classifica, con le carte in regola per salvarsi (come suggerito da una certa compattezza in fase difensiva, quale quella messa in mostra a Pisa) ma che non ha grandi doti dal punto di vista realizzativo; del resto, l’abbiamo ribadito e lo confermiamo, la storia personale dei giocatori dimostra che questa è una formazione di onesti professionisti più che non di campioni, fino ad ora misteriosamente passati inosservati.
E questo è il cammino che attende gli orsacchiotti anche nel proseguo del Campionato? Quella posta è una domanda alla quale è certamente più difficile dare risposta dal momento che le formazioni fino all’ultimo in lotta per un posto in Serie B, leggasi Pro-Vercelli, Novara, Entella e Robur-Siena, si sono trovate di fronte all’evidenza dei fatti di dover disputare la terza serie in ordine alla quale appaiono tutte, qual più, qual meno, particolarmente attrezzate, dunque temibili: ecco quindi che, se l’Alessandria dovesse trovarsi al cospetto di formazioni decisamente più quotate da un punto di vista tecnico, e con rose e mentalità da Serie B, il cammino in campionato potrebbe risultare ancora più problematico.
Oggi come oggi, la testa ci dice che l’obiettivo primario dovrebbe essere quello della salvezza, cioè a dire del mantenimento della categoria; la pancia spera più che mai, ma qualche preoccupazione non la nasconde, specie dopo essersi bene abituata nel corso dell’ultimo lustro.

Silvio Bolloli

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