Nella mattinata di lunedì 26 novembre l’autorità giudiziaria ha sequestrato 20 mila metri quadri di serre e circa 70 metri cubi di rifiuti plastici, che illecitamente sono stati depositati nell’ex vivaio di fiori e ortaggi nel comune di Castellazzo Bormida. L’abbandono dei rifiuti si è verificato nei giorni scorsi. I Carabinieri del Noe di Alessandria, dopo mirate verifiche sul territorio hanno eseguito il controllo dell’area un tempo sede di impresa, che era poi stata sottoposta a procedura di fallimento e ora inattiva. L’ispezione si è svolta con il supporto dei Carabinieri della stazione di Castellazzo Bormida. Al posto delle coltivazioni d’eccellenza gli agenti hanno trovato rifiuti plastici di varia natura, alcuni derivanti dalla precedente attività e in gran parte provenienti da selezione industriale, imballati in cubi alti circa due metri. La vasta campagna di contrasto al fenomeno degli incendi di rifiuti, coordinata dal comando Carabinieri per la Tutela ambientale con il concorso delle varie componenti dell’arma territoriale, ha consentito di individuare l’ennesimo sito destinato allo stoccaggio anomalo. Gli agenti sono intervenuti prima che l’intera area fosse riempita, riuscendo anche a evitare il probabile incendio. Dalle indagini di questi giorni emerge che il modo di agire dei faccendieri, che ha toccato il comune castellazzese e si sta diffondendo nel Basso Piemonte, prevede il rogo per cancellare i rifiuti e incassare il premio assicurativo.
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