Nell’articolo di Avvenire pubblicato mercoledì ho fatto una riflessione sull’importanza della storia in un Paese, come l’Italia, che non scommette sulla sua storia. Eppure è alla base di tutto: del cibo, del vino, delle colture e della cultura, dell’ambiente e dell’economia. Il successo delle iniziative che hanno puntato sulla storia lo testimoniano. E mi riferisco a Golosaria Monferrato che lo scorso week end ha portato 25 mila persone fra le colline e poi al prossimo Vinitaly a Verona, che avrà anche un’anteprima con Vinitaly and the city che animerà per quattro giorni le piazze del centro città (una delle città d’arte più belle d’Italia), con eventi culturali, musica e assaggi che permetteranno ai winelovers e agli operatori della fiera di scoprire quale sia lo stile italiano, che lascia un segno che dura nel tempo. L’esempio del Monferrato e di Verona hanno dimostrato di funzionare ed è proprio alle cose che funzionano che si deve guardare.
Paolo Massobrio