La tradizione più rappresentativa di Casal Cermelli è il canto delle uova, il popolare “Canté j ov”, che si rinnova ogni anno durante la veglia di Pasqua. La manifestazione coinvolge tutto il paese, è una festa di condivisione ancora più completa da quando il parroco don Elio Dresda ha trovato il modo di sincronizzare gli orari della veglia religiosa con quelli del rito pagano. «Il canto a Casal Cermelli si tramanda il sabato della vigilia di Pasqua – raccontano alla Pro loco – la sera gruppi di cantori e suonatori, se c’erano gli strumenti musicali, facevano il giro delle case, intonando strofe in rima per porgere gli auguri pasquali».
Cantè j’ov tornerà il 20 aprile, organizzato dalla Pro loco in collaborazione con il gruppo popolare I Calagiubella, che si ispirano alle tradizioni. Cantè j’ov partirà alle 20 in via dei Boschi alla Cascina dei Frati, dove sarà offerto un buffet, con i Calagiubella a intonare i primi canti. Dopo questo primo momento si andrà direttamente in piazza Marconi per semplificare il percorso. L’arrivo del festoso corteo è previsto verso le 22, in tempo per la benedizione dell’acqua e del fuoco e il buffet offerto dalla Pro Loco a base di farinata e dolci. In caso di maltempo la rievocazione avverrà all’interno delle ex scuole, dove la Pasqua dei bambini è già iniziata con la Pro loco per sfornare il tipico Cavagnei da l’ov, il cestino dell’uovo fatto di pasta frolla.
Daniela Terragni