FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE
God save the supporters
Sabato scorso il Liverpool ha alzato la sua sesta Champions League vincendo il derby inglese con il Tottenham per 2 a 0. Il Wanda Metropolitano ha così sentenziato: Klopp e i Reds in paradiso, Pochettino e gli Spurs all’inferno. E così grazie alle reti di Salah e Origi il cielo sopra Madrid si è tinto completamente di rosso. La città spagnola ha parlato inglese per qualche giorno: erano attese circa 100mila persone dall’Inghilterra e di queste solo 34mila avevano il biglietto per la partita. Cori (andatevi ad ascoltare la sciarpata dei tifosi Reds a fine partita sulle note del famoso “You’ll never walk alone”), bandiere, magliette, sciarpe e fiumi di birra hanno accompagnato Madrid prima, durante e dopo la partita.
Ma c’è una storia dentro la storia di questa finale. E non ha nulla a che vedere con scontri tra hooligans in strada o tensione in campo. Questa storia la racconta su Facebook un tifoso degli Spurs, Alan Bissell: «Ho trovato un portafoglio con 800 euro dentro nel taxi che mi portava verso lo stadio e dentro c’erano tutti i dettagli del proprietario». Dopo il ritrovamento Alan chiama subito il proprietario che, ironia della sorte, era proprio un tifoso dei Reds. «L‘ho chiamato e ha iniziato a piangere. L’aveva perso la sera prima e dentro c’erano la sua patente con tutte le altre carte, ma soprattutto una lettera scrittagli dalla moglie prima di morire lo scorso gennaio» precisa il tifoso londinese.
Poi i due si incontrano: «Gli ho detto dove eravamo e lui insieme ai suoi due amici è entrato nel bar con la maglia del Liverpool e mi ha dato il più grande abbraccio che abbia mai ricevuto, offrendo poi a ogni presente nel bar una birra». Dopo la birra tutti allo stadio, ognuno per il proprio settore a sostenere la propria squadra. Ma dopo la partita il tifoso del Liverpool ricontatta Alan: «Mi ha scritto un messaggio dopo la partita dicendomi di essere “dispiaciuto” per la vittoria del suo Liverpool e di voler donare 500 sterline a un’associazione benefica a mio piacimento». L’associazione scelta è “Help For Hero’s”, l’organizzazione di beneficenza a favore dei soldati britannici feriti dopo l’11 settembre 2001. Un gesto così semplice, ma non banale, che ha attirato l’attenzione del web. E quindi non ci resta che esclamare: God save the… supporters!
Alessandro Venticinque