La Strenna 2020, un invito attuale a educare i giovani con don Bosco.
Venerdì la Messa in Cattedrale
Venerdì 24 gennaio presso la Casa Angelo Custode di via Galvani, i membri della Famiglia Salesiana hanno iniziato la loro riflessione sulla Strenna del Rettor Maggiore, una lettera che, sulle orme di don Bosco, il suo successore scrive ogni anno ai salesiani consacrati e laici di tutto il mondo. Il titolo della nuova Strenna è “Buon Cristiani e onesti cittadini”, parole di don Bosco, suo obiettivo per i giovani di allora, meta per la quale il grande Santo, amico della gioventù, ha lavorato tutta la vita. È ancora attuale questo messaggio? Se lo è, come possiamo noi oggi educare i ragazzi ad essere buoni cristiani e onesti cittadini in una società tanto diversa da quella di allora?
Le risposte sono scaturite dalle testimonianze di quattro ospiti d’eccezione invitati venerdì a una tavola rotonda: Marina Busso, proveniente da Torino, coordinatrice provinciale dei salesiani cooperatori, ha letto e commentato alcuni snodi significativi della Strenna, vissuti in prima persona come madre di quattro figli, impegnata nel sociale. Il suo è stato un invito ad approfondire le parole del Rettor Maggiore, a leggerle poco alla volta, per coglierne la profondità. Ricordiamo un passaggio in particolare, che ritorna nel corso della serata: «L’incontro con Dio mi tira fuori da me stesso per andare verso gli altri. Viene chiamata da alcuni “antropologia del dono” che si può sintetizzare con l’espressione “la tua vita per gli altri”». Sabrina Camilli è una salesiana cooperatrice, cioè una laica che vive il carisma di don Bosco nella sua vita quotidiana e nel suo lavoro; ha raccontato alla platea come la sua esperienza di pediatra le dia sempre conferma che i bambini di oggi, come quelli di un tempo, abbiano bisogno dell’attenzione dell’adulto, un’attenzione visiva, parlata, fisica e non solo virtuale. «Tutti, soprattutto i piccoli – ha ribadito la dottoressa – siamo preziosi ai Suoi occhi». Ilaria Pernigotti è un medico fisiatra e madre affidataria; la sua vita è vissuta con il Coraggio con la “C” maiuscola, quando ha deciso di uscire dalla propria zona di confort per mettersi al servizio degli altri in Africa; è tornata con una bambina in affido che le ha cambiato la vita; la sua testimonianza è un inno all’amore.
Quarta ospite è stata Silvia Straneo, assessore all’istruzione del Comune di Alessandria. Donna appassionatamente impegnata in prima persona nella politica, ha parlato di iniziative e progetti che rivelano una grande attenzione al settore giovanile e ha confermato quanto siano attuali le parole di don Bosco «dalla buona o cattiva educazione della gioventù dipendono un buono o un cattivo avvenire della società». La settimana salesiana non si conclude qui: siamo tutti invitati alla Santa Messa presieduta da monsignor Guido Gallese, vescovo di Alessandria, in onore di San Giovanni Bosco, venerdì 31 gennaio alle ore 18 in Cattedrale. Durante la celebrazione i salesiani cooperatori faranno il rinnovo delle promesse.
Manuela Cibin