Maltrattamenti sull’alunno autistico
Maestra delle elementari sospesa per sei mesi
Il bambino è tenuto dall’insegnante per le caviglie e trascinato per sette metri sul pavimento a faccia in giù, tende le mani per abbracciare la maestra e per rialzarsi, perché è autistico di terzo livello con difficoltà di comunicazione e di deambulazione, ma lei lo respinge con un calcio alla caviglia. Sarebbe uno degli episodi, registrati dalle telecamere installate nella scuola primaria di Molare, all’insaputa delle insegnanti, tra la fine di aprile e l’inizio di giugno del 2019 da parte della Squadra mobile di Alessandria. Otto fatti registrati in poco più di un mese hanno determinato l’ordinanza di interdizione per sei mesi dalla professione di insegnante. La donna, 27enne di Ovada, sabato 15 febbraio ha ricevuto la notifica dalla Squadra Mobile che, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame di Torino. La maestra è già stata interrogata, avrebbe provato a difendersi dicendo che farsi trascinare in quel modo è un gioco gradito all’alunno. L’inchiesta è partita un anno fa dalle segnalazioni dei genitori.
«Le accuse potevano essere fondate, ma per verificare se la situazione era reale o supposta bisognava verificare con i propri occhi, così all’insaputa del corpo scolastico sono stati installati telecamere e microfoni» ha spiegato Marco Poggi, dirigente della Squadra mobile di Alessandria. L’inchiesta della polizia è chiusa, ci sarà il rinvio a giudizio, le responsabilità penali saranno accertate all’interno del processo. «Se in attesa del giudizio, il tribunale ha interdetto l’insegnante – commenta il sindaco di Molare, Andrea Barisone – qualcosa di anomalo il giudice avrà senz’altro visto, ma qui la percezione è diversa perché l’alunno continua a frequentare regolarmente, le iscrizioni sono in continuo aumento e sembrano premiare la qualità del servizio scolastico». Nel 2019 verso la fine dell’anno scolastico, quando si sono verificate tensioni verbali tra la famiglia dell’alunno e alcune insegnanti, le mamme avevano scritto una lettera di solidarietà alle maestre con apprezzamenti per la scuola sui progetti per gli studenti disabili.
Daniela Terragni